MORSI 2024, IL CORAGGIO, LE SFIDE
MORSI 2024 compie dieci anni; è un traguardo importante per la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi ma diremmo, con una punta di orgoglio, per la città di Milano. Festeggiamo con qualche rammarico: da più parti la nostra metropoli è indicata come priva di appuntamenti riguardanti la danza e il teatro contemporanei di alto se non altissimo valore, come accade in città anche più piccole. Milano, in effetti, vanta sale note preposte all’arte scenica “nuova”, quando lo è, e qualche festival, ma senza un piano diremmo regolatore, e soprattutto una continuità. Anzi rispetto al passato si registrano notevoli passi indietro, quando bastava il Teatro Lirico, non privatizzato, a fornire un sollecito e ininterrotto sguardo sul mondo danzante nuovo e persino il Teatro di Piazza Piemonte ora rivolto al musical.
Nulla di male se si preferisce l’intrattenimento, ma perché questo flemmatico rilassamento proprio ora, proprio a Milano? Forse sarebbe opportuno dare qualche sollecita risposta.
Noi paolograssini non possiamo, né vogliamo essere competitivi con i grandi eventi che proliferano (soprattutto altrove), tuttavia offriamo, grazie alla consistenza didattica e formativa della nostra storia, nata negli anni '50 da Paolo Grassi e Giorgio Strehler, frammenti e non solo, di creatività giovane in boccio, quella che, dati alla mano, poi sarà premiata e circolerà con i suoi ex-studenti nel bel Paese e all’estero.
Le serate destinate ai cosiddetti En Avant!
sono un’eloquente cartina di tornasole: accolgono diplomati Afam, ossia laureati di primo livello (nell’avventura trentennale del Corso ubicato in Via Salasco ma nato in Corso Magenta, nel 1986, sono proprio i primi “laureati” che vedrete negli En Avant) e studenti appena entrati nel Terzo Anno Accademico, con qualche eletto del Secondo anno. Si noterà una decisa propensione alla ricerca, con riferimenti ad artisti visivi importanti e a musicisti non da discoteca. Non è snobismo ma una sprezzatura per chi, dopo tanto lavoro con i docenti del Corso, si permette il lusso dei significanti, ovvero gioca con il movimento riconsegnandolo al piacere di costruire forme poetiche e/o misteriose (Kant), ma mai con l’intento di produrre un senso, semmai un nonsense. Insomma gli En Avant ma anche i Post En Avant, ex-studenti nel secondo blocco di Morsi 2024, insorgono contro le leggi della confezione di racconti che indottrinano lo spettatore. Preferiscono spronarlo a entrare in sintonia con ciò che vede attraverso i suoi sensi, la sua sensibilità, i suoi pensieri che possono essere anche diametralmente opposti a quelli dell’autore e prediligendo sempre l’istinto alla ragione. Chi continua a domandarsi quale sia la differenza tra balletto e danza contemporanea dovrebbe solo affidarsi a questa semplice regola: osservare il corpo, notare come sta fermo e come cammina, come reagisce a terra, e come anche se si appropria di salti e guizzi accademici, lo fa senza compiacersi della propria tecnica ma per ricercare e sperimentare.
Chi tra i già professionisti e gli studenti in Corso sceglie questa via non ha scampo. Un caro amico, di nome William Forsythe, grande coreografo che della ricerca ha fatto il suo vessillo, un giorno ci disse: “sperimentare è come uccidere il proprio lavoro più e più volte”. Per fare questo occorre molto coraggio e una propensione alle sfide, in specie in un habitat culturale complessivamente in declino come quello italiano, ma non solo. Lodiamo i docenti di danza che, come nell’ultimissimo blocco del nostro festival, spronano alla ricerca e dovrebbero essere riconosciuti fuori dei confini dell’Italietta delle banalità danzanti che puntualmente spuntano nei vari social tecnologici, ma anche in certi festival dei “compromessi” o della sopravvalutazione.
Per fortuna la “Paolo Grassi” e il Corso Danza Contemporanea, sono per tutti una zona protetta, confortata per gli iscritti creativi da docenti tutor e da alcuni anni anche da studenti autori/Dramaturgen e registi. Il valore dell’interdisciplinarietà è un’abitudine che questa volta non si uccide, anzi prolifera: i solisti, i gruppi e gli ensemble dalla “Paolo Grassi” lo esportano ovunque si trovino a creare. Infine, qui si inventa, si cade, ci si rialza, si viene selezionati e scartati, con mugugni e la speranza di essere accolti nell’anno a venire. E sarà Morsi 2025, numero undici.
A ottobre del 2024 MORSI compie dieci anni.
Sempre più spaziosa e scintillante, MORSI è la vetrina dove prendono posto i giovani artisti, ancora studenti o già diplomati della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi a cui l’accademia milanese offre uno spazio per dare visibilità e valore alla creatività personale dei singoli o di gruppi di performer formati durante i trienni accademici per la Danza Contemporanea, unica protagonista per le prime edizioni, affiancati poi da chi ha studiato per recitare, per progettare e dirigere, per scrivere per lo spettacolo dal vivo.
Se per la Danza la programmazione e la scelta degli spettacoli è sempre stata affidata a Marinella Guatterini, coordinatrice del Corso Danza Contemporanea, la scelta degli spettacoli di prosa del 2024 è stata operata da Tatiana Olear durante l’ultimo anno della sua direzione.
Tre gli spettacoli di teatro contemporaneo in programmazione, tutti in Sala Teatro a partire dalle ore 20 nei giorni qui di seguito indicati.
Venerdì 18 ottobre apre Nel Paese delle meraviglie, uno studio - di Chiara Callegari e Simone Luglio, che affronta la riscrittura del romanzo di Lewis Carroll per raccontare il mondo visto attraverso lo sguardo di una giovane malata di Alzheimer precoce.
Il progetto ha ricevuto il sostegno di Circuito Claps / Intercettazioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia: “proprio grazie al Bando Intercettazioni del Circuito Claps Lombardia – dichiara la Callegari, regista diplomata in Paolo Grassi che ha aderito al bando post diploma della Scuola - abbiamo potuto dedicare un tempo importante allo studio e alla ricerca, entrando in contatto con persone, associazioni, professionisti con i quali abbiamo intrecciato parte del nostro cammino".
Alla Prosa è ancora dedicato tutto il terzo week end di MORSI:
venerdì 25 ottobre va in scena A volo d'angelo di Federica Cottini con Michelangelo Canzi; il testo è vincitore del bando “Binario vivo - Vite dimenticate” del Teatro Nuovo di Pisa, 2024. Lo spettacolo nasce da mesi trascorsi in Bosnia Erzegovina e indaga il tema della memoria, racconta una storia terribile, relativamente recente, avvenuta a pochi passi da noi qualche anno fa: in cosa era diversa la situazione balcanica da quella dell'Europa di oggi?
domenica 27 ottobre infine vedremo L'Istrionica, testo di Eliana Rotella, interpretato da Ilaria Felter diretta da Arianna Sorci: un prodotto interamente creato da diplomati della nostra Accademia, che chiude il ciclo dedicato al teatro raccontandoci uno squarcio di solitudine contemporanea, attraverso il racconto della protagonista in procinto di organizzare una festa di compleanno.
Vale sottolineare per questo appuntamento una duplice collaborazione: L'Istrionica è uno spettacolo realizzato grazie al sostegno in residenza presso lo spazio Nobelperlapace, San Demetrio Ne’ Vestini (AQ), fondato e gestito da Arti e Spettacolo, associazione culturale con sede all’Aquila che si occupa di produzione, programmazione, formazione e residenze artistiche nel campo dello spettacolo dal vivo, con particolare riguardo al Teatro. Per la messa in scena nella nostra Sala teatro invece vive la collaborazione con l’Associazione Culturale Fedora che promuove l’accessibilità in ambito culturale offrendo percorsi di formazione e sensibilizzazione e accompagnando le realtà culturali nello sviluppo di attività, spazi e contenuti accessibili.
Il Calendario degli spettacoli
- venerdì 11 ottobre h. 20
DANZA_ EN AVANT!
Di Sabbia e di Terra, di e con Priscilla Cornacchia. Tutor: Paola Lattanzi
La quarta mania, di Mirko Donsanto, con Dario Garella, Matteo Käppeli, Lorenzo Marchionni, Tommaso Panigoni. Tutor: Paola Bedoni
Icarus, di e con Marcello Malchiodi. Tutor: Paola Bedoni
Studio per un concerto, di e con Matteo Marongiu. Tutor: Micaela Sapienza
- domenica 13 ottobre
DANZA_ EN AVANT!
Umbra, di e con Elia Bucchieri e Marcello Malchiodi, musiche dal vivo di Andrea David. Tutor: Giorgio Azzone
Riemersi, di Darina Golombiievska, con Darina Golombiievska, Giorgia Atti ed Elia Bucchieri. Tutor: Paola Lattanzi
Atto ribelle di un corpo idiota di e con Irene Lombardi, Marzucco Michela e Silingardi Margherita. Tutor: Paola Lattanzi
- venerdì 18 ottobre h.20
PROSA
Nel Paese delle meraviglie, uno studio - di Chiara Callegari e Simone Luglio
- domenica 20 ottobre h.20
DANZA_ Le stelle stanno a ballare
Sex.Exe, di Pablo Rizzo, con Alessandra Cozzi, Federica D’Aversa, Eleonora Gambini, Dramaturg Eliana Rotella
Kontakte, di Manuela Victoria Colacicco, con Valeria Petroni e Giacomo Graziosi, drammaturgia Eliana Rotella
Cips, cips (non solo patatine), di e con Carmine Dipace, consulente alla regia Athos Mion. musiche: Paolo Conte
- venerdì 25 ottobre h.20
PROSA
A volo d'angelo di Federica Cottini, con Michelangelo Canzi, regia di Federica Cottini
- domenica 27 ottobre h.20
PROSA
L'istrionica, di Eliana Rotella, regia di Arianna Sorci, con Ilaria Felter
- Mercoledì 30 ottobre h.20
DANZA_ Serata di chiusura
Wood Wide Web, di Paola Lattanzi con Mirko Donsanto, Andrea Filidei, Matteo Marongiu, Federico Rassu, Francesco Romagnoli, Yeva Sai, Eleonora Strobino, Francesco Valli.
