Il corpo creativo (mattina)

Contenuti

Nel corso delle sei mattine dedicate all’apprendimento dell’acting con la tecnica Michail Čechov, i ragazzi e le ragazze giocheranno con diverse scene a due, proposte dalla docente ed inviate al momento dell’iscrizione, e con un breve monologo (10 righe) a discrezione del/della partecipante. Il materiale va saputo a memoria. Il monologo può essere preso da qualsiasi opera: teatrale, letteraria, filmica, a patto che 'accenda qualcosa', che piaccia molto a chi lo propone.

Si stravolgeranno questi materiali per scoprire come si può rendere uno stesso contenuto in molteplici modalità, giocando supportati dagli elementi della tecnica che sveglieranno il corpo e l’energia che lo abita (corpo energetico). Elementi come: “direzioni dell’energia”, “gesti psicologici”, “azioni fondamentali”, “corpo immaginario” ed “immagini”.

Dunque l’allenamento sarà fisico ed emotivo. Il corpo sarà il punto di partenza, ma sarà anche mosso dall’energia che lo abita e dalle sensazioni che ne scaturiscono, con un occhio alla crescita artistica ed un altro al benessere della persona, in una dimensione di gioco e vivacità creativa.

Si lavorerà sia singolarmente che in un’ottica di ensemble, dove il coro sostiene la scena.

Descrizione

Un corso verso il diventare attori basato sulla tecnica Michail Čechov destinato ad adolescenti e preadolescenti. Il corso ha lo scopo di accompagnare i partecipanti all’incontro con il "fuoco" della vita scenica e con la parte di sé artistica ed intuitiva.

In particolare quest'anno il focus del corso è il corpo e come lo si usa in scena. Il corpo per un attore è importantissimo: è il suo strumento, la sede delle sue emozioni e della sua energia, è lo scrigno che possiede tutto ciò che serve per recitare e incantare il pubblico.

E' però uno scrigno spesso chiuso e più spesso capriccioso. Come se decidesse lui cosa dobbiamo fare e il più delle volte facendoci dispetti e trascinandoci per una strada che non va bene: ci rende disattenti, stanchi nel momento sbagliato, ci fa muovere in continuazione, chiacchierare inutilmente, fare commenti fuori luogo, ci porta a nasconderci, ci fa sentire diversi da come vorremmo essere, inadeguati, ci fa provare vergogna e voglia di sparire.

Altre volte però ci fa anche volare e ci dà sensazioni bellissime: per esempio quando abbiamo un pallone da tirare, quando facciamo capriole, o per esempio quando balliamo.

E' uno scrigno che come attori in erba dobbiamo imparare a conoscere, ad attivare sempre in quella maniera bella che fa volare, a mettercisi dentro fino in fondo, perché bisogna lasciare che ci conduca nel mondo sommerso dell'immaginazione, dei personaggi da creare, delle parole da dire. E solo il corpo sa come fare e che può farlo.

La tecnica Čechov possiede chiavi segrete proprio per aprire lo scrigno del proprio corpo, con particolare efficacia per voi giovanissimi, che di energia ne avete moltissima. E' là, dentro di voi pronta ad emergere: attende solo di essere canalizzata e 'sfruttata' per il processo creativo.

La sostanza del lavoro sarà rappresentata quindi dall’apprendimento di tutti quegli elementi della “tecnica M. Čechov” che possano supportare un giovane artista sul palcoscenico, in particolare nella relazione con il proprio corpo.

Obiettivi

L’obiettivo principale è quello di “muovere il corpo ed il sentire” come riflesso del lavoro sul “corpo energetico”.

L’interpretazione non si esprime nelle parole, ma nel vissuto, nelle emozioni, e nelle azioni dietro ad esse. Essere in grado di orientarsi in questo territorio sarà la finalità di questi sei giorni di lavoro.

Risultati previsti

I giovani allievi saranno in grado di allenarsi per conto proprio per lo studio di un personaggio o semplicemente per "tenere viva" la propria parte artistica. Sarà ampliata la comprensione della propria psicologia (come ci si sente in base a ciò che si fa in sala) e di quella del personaggio. Si avrà un accesso "facilitato" alle emozioni, senza per questo farsene travolgere. Si imparerà a farle fluire, a non bloccarle, a giocare con esse come in una palestra del sentire.

Programma

• • Risvegliare la parte di energia che abita il corpo, denominato: “corpo energetico” o “corpo vitale”.
  • Essere in grado di veicolare questa energia in varie direzioni, che richiamino stati d’animo e sensazioni diverse e specifiche,
  • Essere coscienti della natura psicofisica del movimento, così da traslare il movimento fisico e i “gesti psicologici” in altrettanti “movimenti interiori” a supporto di scene e personaggi
  • Trasformare una stessa scena grazie a stati d’animo e modalità differenti.
  • Trasformare scene e monologhi dando loro tanti significati e sfaccettature diverse.
  • Allenare il corpo a ricevere gli impulsi che lo spingono ad agire in scena.
  • Avere maggiore coscienza del gruppo (“sentimento dell’intero”).
  • Trovare libertà ed autenticità nel gioco attoriale (“sentimento di facilita” e “sentimento di bellezza”).
  • Sentirsi bene, pieni di energia e creatività.
  • Porre le basi del lavoro dell’attore/attrice.
  • Allenare corpo, mente e cuore (aspetto emotivo).

Chi era Michail Čechov

Nipote del drammaturgo Anton Čechov, Michail Čechov venne invitato a diventare un membro del primo studio del Teatro d’Arte di Mosca (MCHAT) diretto da Stanislavskij. Stanislavskil parla di Michail come del suo studente più brillante. Durante il regime dei soviet, Čechov fu costretto a lasciare la Russia al top della sua carriera. Il suo lavoro era troppo “sperimentale” per il gusto dei soviet. Lasciò dunque la Russia e viaggiò attraverso l'Europa per alcuni anni. Nel 1938 la minaccia della guerra lo costrinse a spostarsi di nuovo. Giunse così in America, dove divenne il coach delle stelle hollywoodiane, recitò in alcuni film e pubblicò suo libro: “To the Actor”. Chiamato professore, dal suo arrivo a Hollywood nel 1943, preceduto da grande fama, ebbe fra i suoi allievi Marilyn Monroe (dal 1951), Gregory Peck e Ingrid Bergman (che lavorarono con lui in "Io ti salverò", dove per altro interpreta un cameo lui stesso), Paul Newman, Gary Cooper, Robert Taylor, Yul Brynner, Anthony Quinn. Più recentemente la sua tecnica è stata essenziale inoltre per attori del calibro di Anthony Hopkins e Jack Nicholson.

Michail Čechov morì nel 1955 a Los Angles, California.