OPEN

A CURA DI ASSOCIAZIONE FEDORA, IN COLLABORAZIONE CON AL.DI.QUA. ARTISTS - REALIZZATO CON I FONDI OTTO PER MILLE DELLA CHIESA VALDESE

OPEN 2023-24

OPEN: ABC - Accessibilità Bene Comune

Corso Open di Organizzazione dello Spettacolo

OPEN

A CURA DI ASSOCIAZIONE FEDORA, IN COLLABORAZIONE CON AL.DI.QUA. ARTISTS - REALIZZATO CON I FONDI OTTO PER MILLE DELLA CHIESA VALDESE

OPEN 2023-24

OPEN: ABC - Accessibilità Bene Comune

Corso Open di Organizzazione dello Spettacolo

OPEN: ABC - Accessibilità Bene Comune

L’accessibilità nello spettacolo dal vivo. Pratiche produttive, artistiche e organizzative per dare spazio alla partecipazione di persone con disabilità e al coinvolgimento di diversi pubblici

Il Corso di Organizzazione dello Spettacolo della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, come da tradizione, apre uno dei suoi moduli didattici organizzando un seminario aperto anche a professionisti esterni, con l’intento di approfondire alcune tematiche legate ai continui cambiamenti di settore e all'evoluzione della professione dell'operatore culturale.

Quest’anno l’Open sarà gratuito grazie al finanziamento dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese. Progettato con Associazione Culturale Fedora, in collaborazione con il Collettivo Al.Di.Qua Artists, il seminario si concentrerà sul tema dell’accessibilità nel contesto dello spettacolo dal vivo, proponendo pratiche produttive, artistiche e organizzative per superare le diverse barriere che ostacolano o limitano la partecipazione delle persone con disabilità, partendo dalla formazione di chi lavora all’interno del settore.

Il percorso di formazione sarà reso accessibile tramite la presenza di interpreti LIS - Lingua dei Segni Italiana, di sottotitolazione in diretta, di materiali didattici prodotti in diversi formati e verrà strutturato per consentire modalità di fruizione che possano accogliere una pluralità di esigenze e necessità.

a cura di Ginevra Bocconcelli, Valeria La Corte

date: 8 - 23 marzo 2024

Gratuito (realizzato con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese)

Scadenza candidature: 19 febbraio 2024 - procedura esclusivamente online

Comunicazione ammessi: venerdì 23 febbraio 2024
Scadenza iscrizione ammessi
: lunedì 26 febbraio 2024

Si richiede in fase di candidatura una breve lettera motivazionale e breve curriculum vitae



Gratuito (realizzato con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese)

Frequenza: Obbligatoria

Date e orari delle lezioni
8, 9, 22, e 23 marzo 2024, dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.30

Descrizione del Corso

Il percorso di formazione indagherà e inquadrerà l'accessibilità nella sua complessità: alternando momenti di teoria e di esercitazione pratica, si rifletterà sulle diverse barriere che ostacolano o limitano la partecipazione di persone con disabilità nel mondo dello spettacolo dal vivo (spettatori e spettatrici, ma anche addetti e addette ai lavori così come artiste e artisti), sugli approcci di lavoro, sulle strategie e strumenti per superare questi ostacoli, partendo da una contestualizzazione in termini di politiche culturali e di buone pratiche a livello nazionale e internazionale.

Il Corso Organizzazione dello spettacolo della Civica Scuola Paolo, che forma operatori e operatrici nell’ambito del teatro, della danza e della musica e costituisce un punto di riferimento per la sua capacità di innovare costantemente i piani didattici in funzione delle nuove istanze del contemporaneo e delle sue implicazioni organizzative, accoglie così l’ambito dell’accessibilità. Guidato da Associazione Fedora, impegnata nella divulgazione di queste tematiche nei contesti culturali, e in collaborazione con Al.Di.Qua Artists, prima associazione italiana di categoria che raccoglie artiste e artisti con disabilità, il seminario vuole contribuire a rendere il contesto dello spettacolo dal vivo milanese e nazionale maggiormente accessibile partendo dalla formazione di chi lavora all’interno del settore.

Programma del Corso

8, 9 marzo 2024

Durante le prime due giornate di formazione, verrà indagata l’accessibilità nella sua complessità. Cosa significa accessibilità culturale? Come dare spazio alla partecipazione e al coinvolgimento di diversi pubblici? Alternando momenti di teoria e di esercitazione pratica, i partecipanti saranno invitati a riflettere sulle diverse barriere che ostacolano o limitano la partecipazione delle persone con disabilità nel contesto della cultura, sulle strategie e sugli strumenti per superarle, invitando a un nuovo approccio alla disabilità e all’accessibilità e presentando alcuni esempi di buone pratiche a livello nazionale e internazionale.

22, 23 marzo 2024

Le successive due giornate di formazione daranno spazio alle testimonianze di professionisti e professionisti del settore dello spettacolo dal vivo che lavorano sull’accessibilità con diversi punti di vista e prospettive. Nella prima saranno ospiti alcuni artisti e artiste di Al.Di.Qua. Artists, (Camilla Guarino, Giuseppe Comuniello, Dalila D’Amico, Elia Covolan), prima associazione italiana di categoria che raccoglie artisti e artiste con disabilità con l’obiettivo di promuovere l’accessibilità, sia in termini di fruizione artistica che di produzione; l’accesso allo studio e alle possibilità di lavoro per gli artisti e le artiste con disabilità; la costruzione di un nuovo immaginario che identifichi le persone disabili. La formazione si concluderà con un confronto sui diversi ambiti e temi legati all’accessibilità, all’intersezionalità delle categorie marginalizzate e alla produzione di concetti satelliti come quelli di inclusione e differenza. Saranno presenti Stefania Di Paolo e altre/i ospiti in via di definizione.

Scaletta del 22 marzo e sinossi degli interventi

Scaletta 22 marzo (TBC)
- 10.30 - 10.45: Presentazione di Al.Di.Qua Artists, a cura di Dalila D’Amico
- 10.45 - 13.30: Focus su abilismo e neurodivergenze, a cura di Elia Covolan
- 14.30 - 16: Sfidare l'abilismo_Complicare gli immaginari, a cura di Dalila D’Amico
- 16.00 - 17.30: Incontro sull’audiodescrizione poetica, a cura di Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino

Attraverso tempi e spazi: tracciamo la rotta per l'accessibilità, a cura di Elia Covolan

Come si crea la comunicazione accessibile di un evento? Da dove si comincia? Come si dà il via ad un percorso capace di rispettare le necessità di pubblici differenti, senza riprodurre ostacoli e stereotipi?
Durante il workshop condotto da Elia Zeno Covolan ragioneremo sull'abilismo e sulle intersezionalità, con un focus sugli strumenti per la comunicazione e sulle specificità dei pubblici che desideriamo coinvolgere.
Metteremo in pratica quanto discusso attraverso lo svolgimento di esercizi pratici svolti in piccoli gruppi, sperimenteremo soluzioni personalizzate per i diversi contesti che attraversiamo e lo faremo grazie agli strumenti del Design Thinking nella costruzione di un progetto comunicativo accessibile.

Sfidare l'abilismo_Complicare gli immaginari, a cura di Dalila D’Amico

Il modulo si propone di smantellare stereotipi linguistici e rappresentativi riguardanti le disabilità, tanto nel mondo artistico quanto nello spazio sociale. Durante l'incontro saranno ripercorse le storie che nascono dalla relazione tra le disabilità e lo spettacolo dal vivo dalla fine dell’Ottocento a oggi. Un vasto intervallo cronologico in cui, a ben guardare, artisti e artiste con disabilità puntellano solo qualche breve momento, almeno fino ad oggi. Quali ruoli occupano? Cosa ci dicono i periodi di assenza? Quali prospettive adottiamo per interpretare e nominare le disabilità in scena? Attraversando queste domande emerge una trama densa di storie, pratiche, istanze poetiche e politiche che trascinano con forza fuori dalla scena sconfinando il dominio dell’etica, del diritto, della politica e dell’economia.

Incontro sull’audiodescrizione poetica, a cura di Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino

Un progetto di sensibilizzazione per rendere consapevoli operatrici, operatori e artist delle pratiche accessibili presenti nello spettacolo dal vivo per persone con disabilità visiva. In particolare approfondiremo la pratica dell’audio descrizione della danza.

Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello da molti anni vanno a teatro insieme, soprattutto a vedere spettacoli di danza. Giuseppe è un performer e autore cieco, Camilla performer e drammaturga. Unendo l’esperienza quotidiana da spettatori, da danzatori e da drammaturghe, da tre anni collaborano per creare audio descrizioni poetiche live di spettacoli di danza.

Flavia Dalila D'Amico

Flavia Dalila D'Amico è una studiosa e curatrice nel campo delle arti performative, assegnista di ricerca Link Campus Università. I suoi interessi di ricerca si rivolgono alle intersezioni tra corpi, soggettività politiche e tecnologie nell'ambito delle arti performative. Nel 2016 ha ottenuto il titolo di Dottore di Ricerca in Musica e Spettacolo presso Sapienza Università di Roma, con una tesi volta a indagare la relazione tra le disabilità e il teatro, confluita in parte nel volume Lost in Translation. Le disabilità in scena (Bulzoni 2020). Fa parte dell'associazione Al. Di. Qua. Artists e cura la comunicazione di OBITA| Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza e di Fuori Programma Festival Internazionale di Danza, entrambi con base a Roma.

Elia Covolan

Elia Zeno Covolan è un* graphic designer, consulente per l’accessibilità, formatore e illustrator*. È stato fellow nel 2023 del programma Risktakers di SUPERRR LAB e della Fondazione Allianz. Cura l'immagine visiva della Fondazione Treat it Queer e dei progetti di ricerca Chroniqueers e Divers. È membro di Al.Di.Qua Artists, prima associazione italiana di categoria di persone con disabilità nel mondo dello spettacolo.
Come formator* e facilitator*, accompagna no profit, università e professionist* a creare spazi e contenuti inclusivi e accessibili. Il suo lavoro si concentra sulla creazione di contenuti inclusivi, che pongano al centro le soggettività marginalizzate e sulla traduzione di concetti complessi in forme visive e testuali accessibili. Utilizza un approccio multidisciplinare e intersezionale nel suo lavoro, combinando strumenti di sociologia qualitativa, design thinking e studi queer e crip. È una persona trans, non binaria, neurodivergente e con disabilità.

Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino _ Al. Di. Qua. Artist

Giuseppe Comuniello comincia il suo percorso nella danza nel 2009 dopo aver perso la vista, con il coreografo Virgilio Sieni con il quale collabora ancora oggi e per il quale è stato interprete in più produzioni. Ha lavorato per coreografi nazionali e internazionali come Alessandro Schiattarella, Emanuel Gat e Michela Lucenti/Balletto Civile e Annie Hanauer. Conduce percorsi sulla trasmissione del movimento tenendo laboratori aperti a tutt. Collabora con il Festival Oriente Occidente per il network internazionale sulla danza accessibile. I suoi ultimi lavori sono Danza cieca, creato e interpretato insieme a Virgilio Sieni per Matera Capitale Europea della Cultura 2019, Let me be e Pornodrama con Camilla Guarino prodotto da Versiliadanza. Lavora con Marta Cuscunà per il progetto radiofonico Dimmi cosa vuoi vedere in collaborazione con Rai Radio 3. È socio fondatore di Al. Di. Qua. Artist (prima associazione italiana di categoria per artist disabili). Collabora con Camilla Guarino per creare audiodescrizioni poetiche per rendere accessibile a un pubblico cieco e ipovedente lo spettacolo dal vivo.

Camilla Guarino si avvicina alla danza fin da piccola per poi integrare i suoi studi con laboratori teatrali e coreografici. Laureata al DAMS di Bologna con una tesi magistrale su Virgilio Sieni, è coinvolta come interprete e stagista nel lavoro dell’artista. Nel 2015 e 2018 collabora con la Biennale Danza di Venezia pubblicando il saggio Luoghi da abitare, luoghi da osservare. Nel 2020 si diploma al Master in drammaturgia e sceneggiatura presso l’Accademia Silvio d’Amico. Nel 2021 e 2022 debutta come autrice e interprete con Let Me Be e Pornodrama, performance di danza con Giuseppe Comuniello prodotto da Versiliadanza. Pornodrama è vincitore del bando Boarding Pass 2023-2024. Lavora nell’audiodescrizione in ambito coreografico per rendere accessibili gli spettacoli dal vivo attraverso un lavoro drammaturgico legato alla poesia collaborando con realtà, festival e artist. Collabora con Chiara Bersani come tirocinante e lavora con Marta Cuscunà per il progetto Dimmi cosa vuoi vedere. Fa parte dell’associazione Al.Di.Qua. Artists.

Scaletta del 23 marzo e sinossi degli interventi

Scaletta 23 marzo
- 10.30 - 11.45: Oriente e Occidente, a cura di Anna Consolati
- 12.00 - 13.30: Linda Di Pietro
- 14.30 - 16.00: Pratiche di cura e accesso radicale, a cura di Stefania Di Paolo
- 16.15 - 17.30: Il progetto di accessibilità del Teatro Stabile di Torino

Sinossi interventi

Oriente Occidente

Oriente Occidente è un’associazione culturale nata nel 1981, a Rovereto (TN). Da sempre la sua principale attività è Oriente Occidente Dance Festival, una delle più importanti rassegne di danza contemporanea italiana conosciuto in tutto il mondo.
Oriente Occidente è da tempo impegnata in progetti che coinvolgono artiste e artisti con disabilità, portando avanti un’indagine sulla ricchezza estetica e artistica che la diversità può offrire. Ma non solo. Oriente Occidente vuole essere una realtà aperta a 360 gradi, rendendo gli eventi il più possibile accessibili a pubblici con disabilità.

Pratiche di cura e accesso radicale, a cura di Stefania Di Paolo

Come si può ripensare la pratica artistica e curatoriale attraverso l'accessibilità? Partendo da alcuni esempi pratici, ci interrogheremo sulle opportunità
estetico-politiche di creazioni artistiche e pratiche di curatela che mettono al centro le identità marginalizzate e propongono la cura e l'accesso come strumenti di trasformazione radicale del sistema delle arti.

Il progetto di accessibilità del Teatro Stabile di Torino

Dal 2021 il Teatro Stabile di Torino ha intrapreso un percorso per rendere non solo accessibili ma anche fruibili le proprie produzioni e gli spettacoli che ospita, introducendo in modo continuativo nelle stagioni recite accessibili a tutti. Con il progetto PER UN TEATRO ACCESSIBILE, il Teatro Stabile di Torino mette a disposizione per alcuni titoli selezionati contenuti e strumenti di supporto, prima e durante lo spettacolo, utilizzabili non solamente dagli spettatori con disabilità sensoriali e con neurodivergenze, ma anche da chi il teatro non lo vive abitualmente o ne conosce poco il linguaggio: sopratitoli in italiano e italiano semplificato con descrizione dei suoni, audiointroduzione e audiodescrizione, video di approfondimento in LIS, con audio e sottotitoli, scheda di sala semplificata, repliche soft, tour tattili, modalità di lettura semplificata del proprio sito web. Il TST propone, inoltre, esperienze di avvicinamento al teatro, con l’obiettivo di valorizzare la sua funzione pubblica come luogo di condivisione, formazione e benessere.

Stefania Di Paolo

Stefania Di Paolo è una curatrice culturale, ricercatrice indipendente, consulente, attivista della disabilità e divulgatrice. Cura la sezione Accessibilità del progetto H-Think di Hangar Piemonte, agenzia per le trasformazioni culturali che aiuta le organizzazioni culturali a sviluppare piani strategici di trasformazione dei sistemi dell'arte. E' consulente sul tema dell'accessibilità per artist* e organizzazioni che operano nelle arti performative. E' Phd researcher presso la School of Performance and Cultural Industries dell'Università di Leeds (UK), con una ricerca che si posiziona tra i critical disability studies e gli studi di danza contemporanea. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulle forme di attivismo intersezionale nei contesti artistici e sulle modalità con cui le identità disabili offrono epistemologie per la pratica coreografica e l'advocacy. Come disability expert, e' Trustee per il triennio 2023/2025 della Candoco Dance Company di Londra, compagnia leader di danza inclusiva a livello mondiale. Come curatrice culturale, idea e sviluppa formati ibridi finalizzati alla divulgazione e promozione della danza contemporanea italiana. Ha fondato la piattaforma digitale TalkwithDance, ospitando dialoghi con oltre 100 tra coreograf*, danzator*, direttor* artistici, attivist* e pensator* del panorama italiano e internazionale.

Anna Consolati

Anna Consolati è laureata in Management degli eventi culturali allo IULM di Milano, lavora a Oriente Occidente dal 2007 soprattutto su progetti internazionali. Dal 2021 alla direzione generale di Oriente Occidente, si occupa di progettazione strategica e delle relazioni con gli stakeholder. Negli ultimi anni ha costruito e coordinato reti tra enti finanziatori, istituzioni culturali e artisti/e sui temi legati all’Agenda 2030, consapevole che la diversità è un motore di propulsione creativa e innovativa.

Teatro Stabile di Torino

Il Teatro Stabile di Torino, fondato nel 1955, è uno dei sette teatri nazionali italiani. La Fondazione del Teatro Stabile di Torino gestisce gli storici teatri Carignano e Gobetti e il moderno complesso delle Fonderie Limone a Moncalieri, importante esempio di architettura industriale riconvertita a spazio culturale multidisciplinare. Le Fonderie ospitano, accanto a due sale teatrali, anche i laboratori tecnici e la Scuola per Attori, agenzia formativa fondata da Luca Ronconi nel 1991. Il Teatro Stabile di Torino dal 2009 organizza e gestisce Torinodanza Festival, una manifestazione tra le più significative a livello nazionale per la coreografia contemporanea, in grado di mettere in relazione pubblici differenti, sviluppare collaborazioni, ampliare la vocazione all’internazionalità.

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