EXTRACURRICULARI / SERALI E OPEN CLASS / LABORATORI TEMATICI
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Recitazione: Il lavoro dell'attore
Analisi attiva del testo e lavoro con le azioni fisiche
Recitazione: Il lavoro dell'attore
Un mondo già quasi abitabile! Studio su “L’Opera da tre soldi” di Bertolt Brecht
Il lavoro con le azioni fisiche è stato uno dei cardini della ricerca teatrale di Stanislavskij, mentre l'analisi attiva del testo o analisi per l’azione uno dei cuori pulsanti del suo sistema. Utilizzarli vuol dire comprendere il testo "con le gambe" e agire in scena in maniera viva.
Ne "L’Opera da tre soldi” Brecht pare suggerirci: “Cambiate la scena, cambiate il mondo!”
Azioni e rivoluzioni sono ciò che proveremo a fare in questo laboratorio.
a cura di Luciano Colavero
date: 29 marzo - 18 maggio 2019
360 €
L'ammissione è a costo zero.
Il costo del corso è di € 360:
il pagamento si effettua tramite MAV o carta di credito contestualmente all'iscrizione (clicca per ulteriori informazioni: Modalità di pagamento).
Il nostro Ente non ha l'obbligo di emettere fatture: in caso si prega di farne richiesta al momento del pagamento e in ogni caso non oltre il termine del mese in cui questo viene effettuato.
Scadenza: 1 marzo 2019 - procedura esclusivamente on line
Per iscriversi all'ammissione:
cliccare il link indicato (barra arancione), completo di foto tessera, in PDF + lettera motivazionale in PDF.
La comunicazione dell'esito dell'ammissione avviene tramite email l'8 marzo 2019 circa.
Valutazione della documentazione presentata
L'ammissione avviene sulla base della documentazione presentata:
valutazione del CV + valutazione della lettera motivazionale + verifica ordine di arrivo dell'iscrizione all'ammissione completa e correttamente caricata.
Scadenza: 15 marzo 2019 (solo gli ammessi) - procedura esclusivamente on line
Per iscriversi al corso:
effettuare l'iscrizione on line + pagamento del modulo seguendo le istruzioni che si riceveranno nella email di ammissione.
E' previsto immediato subentro della lista d'attesa in caso di rinuncia o di non iscrizione entro i termini.
Attenzione: tutti i partecipanti saranno attivamente chiamati a lavorare in scena in prima persona, tanto gli attori, che i registi, che i drammaturghi.
Non sarà possibile seguire il corso come osservatori.
Frequenza: Obbligatoria
Si rilascia attestato di frequenza.
Assenze: è necessario non avere superato il 25% del monte ore per ricevere l'attestato.
Non è possibile recuperare in alcun modo le assenze fatte, né come monte ore, né come contenuti. Si sconsiglia quindi l'iscrizione al corso se si sa di non poterlo frequentare nella sua interezza, lasciando il posto a chi invece è in grado di garantire la propria presenza a tutte le lezioni.
Si richiede la massima puntualità. In caso di ritardo, per tutelare il lavoro in corso e gli allievi presenti, è facoltà del docente permettere l'accesso in sala subito o eventualmente alla prima pausa utile, ma non la partecipazione attiva alla lezione.
E' richiesta la completa disponibilità a preparare tra una lezione e l'altra quanto eventualmente assegnato dal docente.
Obiettivi
Alla base del lavoro dell’attore c’è l’azione. L’azione viene prima del testo, dello stile, dell’espressione, della comunicazione. Fare azioni reali che coinvolgano il corpo nella sua totalità, sostenute da una specifica energia e da precise immagini interiori, è la premessa necessaria per qualsiasi creazione scenica. Recitare è agire organicamente. Apprenderlo attraverso il fare è il primo obiettivo di questo corso.
Ma un attore non deve soltanto saper fare un’azione reale, deve saper mettere in vita decine, centinaia di volte la medesima azione con la stessa qualità e precisione. Recitare è organizzare e seguire una partitura perfettamente ripetibile. Anche questa è una premessa necessaria, e apprenderla nel fare è un altro obiettivo di questo corso.
Organicità e organizzazione, flusso della vita e forma, improvvisazione e partitura sono due facce della stessa medaglia, la base della recitazione, le sue fondamenta, il terreno da coltivare assiduamente.
Contenuti
Il lavoro che faremo insieme prevede un risveglio fisico e un training d’ensemble all’inizio di ogni incontro. Faremo giochi teatrali per sviluppare l’attenzione reciproca, la reattività, la prontezza, la decisione. Lavoreremo alla creazione, installazione, modulazione e trasgressione di partiture fisiche che possano essere rielaborate per mettere in scena i brani di testo che useremo durante il corso. Faremo studi e improvvisazioni. Capiremo in che modo l’analisi del testo possa essere orientata all’azione, alla scena, al fare. Lavoreremo sulla struttura drammatica, dividendo il testo in parti, individuandone gli avvenimenti e la composizione. Vedremo come fare a definire e a utilizzare i compiti per gli attori. Cercheremo di distinguere nel testo le circostanze che spingono l’azione e quelle che, seppur importanti per il significato della scena, non spingono l’attore ad agire.
Testimonial
Metodologia
Il "lavoro con le azioni fisiche" e l’ "analisi per l’azione": Il lavoro con le azioni fisiche è stato il cardine della ricerca teatrale su cui Stanislavskij ha speso gli ultimi anni della sua vita e che alcuni suoi allievi, sia diretti che “spirituali”, hanno sviluppato e approfondito. Più che di un metodo si tratta di una serie di strumenti che, in diverse fasi del loro lavoro, possono risultare utili all’attore per mettere in vita il testo sulla scena. Grotowski definiva il lavoro con le azioni fisiche la “premessa necessaria” per chiunque si occupi di arti performative. In questo senso si tratta di un lavoro base, utile per ogni attore, a prescindere dallo stile del testo su cui lavora, a prescindere dall’estetica del regista o della compagnia con cui lavora. Uno dei cuori pulsanti di questo lavoro è l’analisi, la cosiddetta analisi attiva del testo o analisi per l’azione, che offre all’attore una serie di strumenti pratici per comprendere il testo “con le gambe”.
Opera
“L’Opera da tre soldi” di Brecht: Brecht ha imparato a scrivere da molte scuole. Una delle sue preferite è stata sicuramente la scuola di Shakespeare. Da lui ha imparato a scrivere testi terribilmente divertenti, che utilizzano gli elementi ludici del teatro allo stato puro. In Brecht sono ricorrenti i paradossi, i cambi di rotta, le inversioni; le sue composizioni sono nette e decise; i suoi conflitti sono elementari e, per questo, estremamente teatrali. Tutte queste capriole della scrittura, tutti questi lazzi della composizione, Brecht li mette al servizio di un tema tutt’altro che frivolo: la trasformazione della società e dell’uomo. Perché in un mondo, diceva, che gli scienziati hanno reso “già quasi abitabile”, è proprio l’animale umano quello che rischia di distruggere tutto e portarci all’estinzione. Tra i gangster e le puttane de “L’Opera da tre soldi” sembrerebbe che i temi sociali siano poco importanti, ma basta grattare un poco la vernice dorata della superficie ed ecco che sentiamo anche lì la vocetta, sempre ironica, un po’ stridula, di Brecht che ci suggerisce: “Cambiate la scena, cambiate il mondo!” Proviamoci.