Rassegna realizzata con il coinvolgimento di chi recita, scrive, dirige, danza e organizza per il teatro alla Scuola Paolo Grassi
con il sostegno del Ministero della Cultura
In collaborazione con
chi ha creato scene e costumi della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera
chi ha composto le musiche della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado – IRMus
sound designers e chi ha scritto della Seoul Institute of the Arts
Crediti generali
Direzione artistica Tatiana Olear
Coordinamento del progetto Manuel Renga
Tutor autori Chiara Lagani, Tatiana Olear
Tutor di regia e progettazione Massimiliano Cividati e Manuel Renga
Tutor organizzatori Carolina Pedrizzetti
Tutor danzatori Davide Montagna
Tutor scenografia e costumi Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera Davide Petullà, Claudia Botta, Beatrice Laurora
Tutor compositori Civica Scuola di Musica Abbado Mario Arcari
Tutor studenti Seoul Institute of the Arts Andrea Paciotto
Consulenza light design Luigi Biondi
Consulenza musicale Andrea Mormina, Silvia Girardi
Consulenza sound design Hubert Westkemper
Consulenza scenografie Alice Capoani, Mattia Franco, Ryan Contratista
Consulenza costumi Nunzia Lazzaro
Consulenza luci Paolo Latini e Simona Ornaghi
Consulenza fonica e video Fabio Brusadin
Foto del progetto Marina Alessi
Post-Trauma - Una nuova generazione di artisti
Cosa sta succedendo al Mondo? Sembra completamente impazzito. Una guerra in Europa, le sparatorie negli Stati Uniti, attentati terroristici e diffusi atti di teppismo e violenze di gruppo nei luoghi pubblici un po’ ovunque… Cosa sta succedendo dentro le nostre teste? Un malessere accumulato all’interno delle menti è così grande che le persone non riescono a metabolizzarlo?
Questi anni difficili hanno reso complessa la vita della Scuola, ma l’hanno resa anche unica. I segni evidenti del periodo che abbiamo trascorso si ritrovano nelle teste e nei testi delle autrici e degli autori, li ritroviamo in modo trasversale in Italia come in Corea. Questi anni, la pandemia, la solitudine, la riduzione della socialità hanno rappresentato un trauma, da cui ora ci si sta forse risollevando trasformandolo in Arte.
Nei lavori che verranno presentati si affronta proprio quel momento della vita personale e universale: cosa succede dopo che una persona viene così violentemente colpita nel corpo e nella mente? POST-TRAUMA è il sottotitolo di questa edizione della rassegna.
Laundry machine di Elena Patacchini racconta un abbandono e un lutto che grava sulle spalle dei protagonisti del testo, la regia è di Matteo Finamore. L’ansia e il panico colpiscono fortemente il protagonista di Svanire, di Giuseppe Pipino, costringendolo a chiedersi che fare del proprio corpo quando esso non funziona più; la regia è di Riccardo Vanetta. Infine la condizione della sindrome post traumatica è affrontata nel testo Harry di Seong-hyeon Jeon che porta in scena il dramma della guerra e di come essa marchi definitivamente mente e corpo dei reduci; la regia è di Giorgio Pesenti.
Tre spettacoli che puntano sulla pluralità dei linguaggi scenici, le regie e le interpretazioni che contaminano con disinvoltura parola con coreografia, musica dal vivo e teatro d’immagine. La rassegna rappresenta il punto di arrivo di un lungo percorso che occupa buona parte del terzo anno e porta gli studenti a seguire, passo per passo, una produzione, nel modo più professionale possibile.
Teste Inedite è un progetto che mira a generare e rafforzare la collaborazione tra giovani artisti e professionisti, mettendo in campo forze, contatti e relazioni che spesso si trasformano in veri team di lavoro anche al di fuori della scuola.
Per la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi quest’anno ci sono Autrici e Autori, Registi, Attrici e Attori, Organizzatrici e Organizzatori e Danzatrici e Danzatori. Ormai rodata è la collaborazione con l'Accademia delle Belle Arti di Brera che è partner del progetto con Scenografi e Costumiste. Sono con noi i preziosi Compositori della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado. Infine l’edizione 2022 vede una nuova collaborazione internazionale dell’Institute of the Arts di Seoul su due fronti: è stato selezionato il testo Harry del giovane autore Seong-Hyeon Jeon e sono state invitate due sound designer che hanno partecipato alla progettazione e saranno a Milano nell’ultima parte delle prove e in occasione delle recite.
Quest'anno i giovani artisti e professionisti sono 60 e ad accompagnarli ci sono più di 20 tra docenti e tecnici. La rassegna esiste anche grazie alla loro passione, dedizione e pazienza, che non si esaurisce con passare degli anni.
Tatiana Olear e Manuel Renga
Laundry Machine
1 - 2 - 3 luglio - doppia replica
venerdì 1 luglio ore 17:00 e ore 21:00
sabato 2 e domenica 3 luglio ore 18:00 e ore 21:00
Sala Teatro - via Salasco 4, Milano
Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
Harry
6 - 8 - 9 luglio - doppia replica
mercoledì 6 luglio ore 19:45 e ore 21:30
venerdì 8 luglio ore 18:00 e ore 21:30
sabato 9 luglio ore 16:00 e ore 19:45
Sala Prove - via Salasco 4, Milano
Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
Harry è lo spettacolo realizzato in collaborazione con il Seoul Institute of the Arts
Il Seoul Institute of the Arts è tra i principali conservatori d'arte in Asia, precursore nell'internazionalizzazione delle arti coreane e nella sperimentazioni di forme d’arte emergenti. Molti dei diplomati della scuola lavorano attivamente in diversi campi della produzione artistica in Corea, ed internazionalmente, contribuendo al grande riconoscimento che l’arte e la cultura coreane stanno ricevendo a livello internazionale. Siamo dunque molto felici di avviare una nuova collaborazione con una scuola prestigiosa come la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi.
Per questa prima esperienza, lo scambio avviene nel contesto della rassegna “Teste Inedite,” che vedrà un piccolo gruppo di studenti coreani lavorare a fianco dei colleghi italiani, nella messa scena di testi teatrali inediti. Va particolarmente lodata l’audacia degli studenti e dei docenti della Paolo Grassi per aver accettato la sfida di includere nella rassegna l’opera teatrale “Harry”, scritta dal giovane autore coreano Jeong Seong-hyeon. Non è mai accaduto precedentemente che un testo teatrale coreano venisse presentato al pubblico italiano, da un ensemble di artisti italiani, in lingua italiana. Questo incontro segnerà dunque una occasione davvero speciale, che speriamo di continuare a sviluppare ulteriormente nel futuro.
In questi tempi di crisi sanitaria globale e di conflitti internazionali, non è più così semplice e scontato riuscire ad avviare collaborazioni internazionali, sopratutto quando ad incontrarsi sono paesi e culture distanti e diverse. Questo tipo di iniziative sono pertanto ancora più importanti, per contribuire a sviluppare nelle nuove generazioni di artisti la capacità di aprirsi al dialogo e al confronto internazionale, per favorire la conoscenza e comprensione reciproca, accettando e valorizzando le diversità di ogni tipo.
Cecily Kwon - Direttrice dell'Ufficio Relazioni Internazionali del Seoul Institute of the Art§
Andrea Paciotto - Associate Professor School of Performance, Director of CultureHub Europe del Seoul Institute of the Arts
Svanire
7 - 8 - 9 luglio - doppia replica
giovedì 7 luglio ore 19:45 e ore 21:30
venerdì 8 luglio ore 16:00 e ore 19:45
sabato 9 luglio ore 18:00 e ore 21:30
Retro Teatro - via Salasco 4, Milano
Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
Ingresso gratuito - prenotazione obbligatoria
Clicca su questo LINK e accedi alla prenotazione degli spettacolo di TESTE INEDITE 2022 - VI Edizione
Nota della Scuola di Scenografia di Brera
Il progetto Teste Inedite, manifestazione del concreto dialogo tra due importanti Istituzioni, è un articolato percorso multidisciplinare che mette alla prova le competenze teoriche e processa le attività volte a produrre una vera messa in scena. Rientra per la Scuola di Scenografia di Brera in quelle iniziative di formazione che concorrono alla sperimentazione di specifiche professionalità, iniziative molto partecipate e oggi di grande rilevanza a seguito del lungo periodo pandemico che stiamo lasciandoci alle spalle.
Teste Inedite mostra di essere ogni anno un'imperdibile opportunità per via della sua concretezza e perché da modo di attuare una collaborazione che spesso apre alla creazione di futuri gruppi di lavoro, ma soprattutto perché permette attraverso il complesso processo di realizzazione, di comprendere un po' da vicino la professione e il reale spazio di intervento dello scenografo e del costumista. In queste condizioni le tematiche di ideazione e di progettazione legate all’uso dello spazio e alla sua rappresentazione intrecciano le necessità di un autore, le urgenze espressive e di comunicazione di una regia, le esigenze degli attori, il ruolo della tecnica.
Il progetto per queste caratteristiche è di grande valore formativo.
Davide Petullà
Nota delle tutor di chi ha scritto per Teste Inedite
Magdalena Barile - coordinatrice corso autore
Come ogni anno gli allievi del terzo corso autrice/autore teatrale sono accompagnati da una maestra o un maestro esterno alla scuola nel concepimento e scrittura del loro progetto di diploma che diventeranno poi i testi degli spettacoli di Teste Inedite. Quest'anno il compito è andato a Chiara Lagani, autrice, attrice, traduttrice e performer, co- fondatrice del gruppo ravennate Fanny & Alexander. Lagani, in linea con il suo fare eclettico, ha stimolato gli allievi allo sviluppo di due progetti originali che si prendono tutta la libertà formale possibile parlando i linguaggi della scena senza censure. I dispositivi drammaturgici dei due progetti sono molto diversi fra loro ma hanno una base comune che si fonda prima ancora della scrittura: la riflessione sul senso della creazione e sugli scenari contemporanei possibili dell'estetica performativa in continua trasformazione.
Chiara Lagani - tutor per Teste Inedite
Non c’è cosa più delicata e forte della condivisione di una scrittura per il teatro. Il percorso che mi ha vista testimone privilegiata della concezione di questi due lavori, che oggi vengono portati sulla scena, è stato un vero esercizio di ammirazione. Quando le prime evanescenti epifanie di un testo destinato al palco, e dunque ai corpi, affiora nella mente del suo autore si può vedere come una sorta di tremulo bagliore che a tratti illumina il buio di un luogo ancora sconosciuto - ma già misteriosamente amato - a cui il testo ci farà presto accedere. Le difficoltà, gli imprevisti, la durezza che immancabilmente arriveranno sono già dentro quella prima tenue scintilla. Chi da fuori la osserva vorrebbe solo conservarla, proteggerla, far sì che divampi grande e libera. I due testi che ne sono nati, e che si saranno ormai più volte trasformati nel processo alchemico dell’incarnazione nei corpi, erano belli già sulla carta e molto diversi tra loro, come del resto lo sono Elena e Giuseppe, i loro due autori. Ora tocca allo spettatore, con l’attrito necessario del suo sguardo, renderli sempre più vivi, commoventi, incandescenti. Lunga vita!