Nota di regia
Un obitorio. Unico spazio realmente visibile in scena. Luogo per eccellenza in cui riponiamo i corpi che hanno smesso di funzionare per ricercarne le cause del “malfunzionamento”. Da qui Vox, il protagonista, condensatosi nella figura di un anatomopatologo, inizia la ricerca delle cause che hanno portato il suo di corpo a smettere di funzionare correttamente e a soffrire di attacchi di panico. A partire dall’assunto psicologico per cui chi soffre di disturbi d’ansia ha la tendenza a creare attacchi di panico come “spettacolo di sé stesso, con sé stesso e per sé stesso”, nella messinscena Vox da inizio ad un viaggio spettacolare e spettacolarizzato nel proprio vissuto e nelle allegorie che crea come mezzo per indagare la propria condizione. Una moltitudine di personaggi provenienti dal passato o creati dalle ossessioni del protagonista satura il palco guidando la ricerca tra numeri da avanspettacolo con esibizioni canore e coreografiche.
Ma il viaggio nei propri dolori e nelle proprie paure non è mai facile e basta poco per perdere la bussola e non capire cosa è reale e cosa è falso.
Nel cabaret dell’ansia niente è come sembra.
Riccardo Vanetta
Nota dell'autore
Svanire è un’indagine, un percorso e soprattutto un racconto. Se narrare ha un che di definitivo, raccontare è sempre, al contrario, un tentativo, che pur appoggiandosi a un inizio, a uno sviluppo e a una conclusione, fa i conti con il mistero e con il divenire. Vox, il protagonista, parte da un assunto — “il mio corpo non funziona” — e da una domanda —“ e se lo buttassi via?” e su questi struttura un’indagine intima e sociale attraverso il suo disturbo d’ansia e il panico che paralizza le sue giornate.
Questo percorso si svolge in tre quadri, Microzia, Collasso e Sommità, che si configurano come allegorie degli avvicendamenti più interni di Vox, del suo vissuto, e soprattutto della sua indagine, in cui tre personaggi agiscono al contempo come interposti corpi del protagonista e come individualità poste in situazioni estremamente quotidiane: M, in Microzia, fa i conti con lo sguardo invasivo degli Altri sul figlio nato con una malformazione all’orecchio, all’interno di una stanza d’ospedale; in Collasso, i tre personaggi si ritrovano sulla banchina di una metropolitana, abbandonati e abbandonanti, sul margine della linea gialla delle loro vite; in Sommità, Q non riesce a raggiungere l’olio di Argan posto molto in alto sullo scaffale di un supermercato e chiede disperatamente aiuto alle ombre che attraversano la corsia.
Il racconto di Vox scorre lateralmente ai quadri, come fosse un osservatore troppo concentrato su stesso, in un gioco di immersione ed emersione da sé e dalle situazioni descritte. Gli Altri, invece, rappresentano il tessuto sociale da cui Vox si è ritirato e con il quale i personaggi entrano in conflitto, tra la volontà di essere notati e quella di non essere visti. Allo stesso modo il protagonista arriva alla fine del proprio racconto, rilanciando la domanda iniziale, provando davvero, per un minuto, a svanire. Ma è questo quello che vuole? E soprattutto, è questa la soluzione?
Dall' auto fiction e il documentarismo di Vox, il testo procede per immagini fortemente simboliche e scambi grotteschi tra i personaggi, che si sforzano di abbassare l’esistenzialismo alla vita di tutti i giorni, a brutalizzarlo, a imbruttirlo, a farne violentemente e teneramente una questione di vita o di morte.
Giuseppe Pipino
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Crediti
Testo | Giuseppe Pipino
Regia | Riccardo Vanetta
Con | Eleonora Brioschi, Lorena Nacchia, Antonio Somma, Vito Vicino
Performer | Katya Borovskaya, Mirko Donsanto, Anastasiya Dutchak, Andrea Filidei, Federico Rassu, Francesco Romagnoli, Julia Serbin, Eleonora Strobino, Sara Tencheni, Francesco Valli
Musiche | Raffaello Basilio
Sound design | Lynn Park , Doyoung Lim
Scene e costumi | Mattia Amorelli, Gemma Baroni, Marta Galbiati, Mikela Pelivani
si ringrazia Linqing Yang per la collaborazione alla costruzione delle scene
Ingresso gratuito - prenotazione obbligatoria
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Lo spettacolo ha ogni giorno doppia replica con orari diversi fai attenzione alla data e all'orario esatto di spettacolo