EXTRACURRICULARI / SERALI E OPEN CLASS / IN PRESENZA
EXTRACURRICULARI / SERALI E OPEN CLASS / IN PRESENZA
EX-TRA - INVERNALI 2024-25 (TUTTI)
Propedeutico di recitazione 2024-25 - I modulo (in presenza)
corso di introduzione e orientamento al mestiere dell'attore
Propedeutico di recitazione 2024-25 - I modulo (in presenza)
Grammatica teatrale e training attoriale
Il Propedeutico di Recitazione della Scuola Paolo Grassi è un corso di avvicinamento al teatro e al lavoro dell’attore. Aiuta a compiere corretti, graduali e organici ‘primi passi’ sulla scena e offre un servizio di orientamento al mestiere dell'attore.
Interrogare le proprie attitudini artistiche e professionali non vuol dire, come comunemente si pensa, capire 'se si è portati', ma toccare con mano di 'quale e quanto lavoro si ha bisogno per diventare attori'.
Non è il luogo dove 'si viene scoperti', ma dove 'ci si sforza di scoprire' e di scoprirsi, e dove si entra in rapporto con spazio, relazione e contenuti drammatici teatrali.
Il Propedeutico di Recitazione non è in alcun modo da intendersi come un corso sostitutivo di un corso professionalizzante: è un'esplorazione pre-professionale per quanti vogliano testarsi, o sono alla ricerca di una formazione di base.
La partecipazione al I modulo non obbliga all'iscrizione al II.
a cura di Alessandra Bordiga, Sara Fenoglio, Erika Marino, Riccardo Mallus, Patrizia Punzo, Luca Rodella, Alberto Soncini
date: 18 novembre 2024 - 11 febbraio 2025
550 €
un modulo
L'ammissione è a costo zero.
Il costo di ciascun modulo è di € 550:
il pagamento si effettua tramite MAV o carta di credito contestualmente all'iscrizione (clicca per ulteriori informazioni: Modalità di pagamento).
Il nostro Ente non ha l'obbligo di emettere fatture: in caso si prega di farne richiesta al momento del pagamento e in ogni caso non oltre il termine del mese in cui questo viene effettuato.
Scadenza 7 ottobre 2024 - procedura esclusivamente on line
Per iscriversi all'ammissione:
cliccare il link indicato (barra arancione), allegando CV, completo di foto tessera, in PDF.
Colloqui-audizione d'ammissione in presenza:
nella settimana dal 15 al 19 ottobre 2024 (date da stabilire - orario serale)
Le convocazioni avvengono tramite email e conferma dell'appuntamento da parte del candidato
Non si accetteranno candidati senza avvenuta conferma.
I colloqui-audizione saranno solo in presenza e prevedono la preparazione (quindi anche il saper a memoria) uno dei pezzi indicati in modalità d'ammissione
La comunicazione dell'esito del colloquio avviene tramite email il 24 ottobre 2024 circa.
Colloquio-audizione in presenza
Colloquio-audizione online
L'ammissione avviene attraverso un colloquio-audizione:
prova di recitazione (a memoria) di breve brano teatrale tra i tre messi a disposizione al link seguente (Istruzioni per il colloquio-audizione d'ammissione: testi per preparare il pezzo da portare) + verifica delle attitudini alla frequenza, puntualità, studio e delle motivazioni alla partecipazione al corso.
Comunicazione ammessi: dal 24 ottobre 2024 (email) /
Scadenza iscrizione corso per gli ammessi: 30 ottobre 2024 (procedura esclusivamente on line)
Per iscriversi al I modulo del corso:
effettuare l'iscrizione on line + il pagamento del I modulo, seguendo le istruzioni che si ricevono via email nella comunicazione di avvenuta ammissione.
E' previsto immediato subentro della lista d'attesa in caso di rinuncia o di non iscrizione entro i termini.
Scadenze iscrizioni e pagamento II modulo (solo frequentanti):
3-7 febbraio 2025
la partecipazione al I modulo non obbliga all'iscrizione al II.
Attenzione: l'ammissione al II modulo è possibile solo avendo frequentato l'85% del monte ore complessivo (max 9 h di assenza).
Frequenza: Obbligatoria
Si rilascia attestato di frequenza.
Assenze: è necessario non avere superato il 15% del monte ore a modulo (9 ore complessive) per ricevere l'attestato ed essere ammessi al II modulo qualora si intenda frequentarlo.
In caso di superamento del monte ore: fino a 12 h di assenza l'ammissione al II modulo è a discrezione dei docenti (che valutano la conseguenza delle assenze sull'apprendimento complessivo), oltre le 12 h l'ammissione al II modulo è preclusa in ogni caso.
Non è possibile recuperare in alcun modo le assenze fatte, né come monte ore, né come contenuti. Si sconsiglia quindi l'iscrizione al corso se si sa di non poterlo frequentare nella sua interezza, lasciando il posto a chi invece è in grado di garantire la propria presenza a tutte le lezioni.
Si richiede la massima puntualità. In caso di ritardo, per tutelare il lavoro in corso e gli allievi presenti, è facoltà del docente permettere l'accesso in sala subito o eventualmente alla prima pausa utile, ma non la partecipazione attiva alla lezione.
E' richiesta la completa disponibilità a preparare tra una lezione e l'altra quanto eventualmente assegnato dal docente.
I protocolli di sicurezza stabiliti dalla Scuola e in atto al momento della frequenza del corso saranno comunicati ai partecipanti prima dell'inizio del corso e sarà loro cura attenersi scrupolosamente ad essi, pena l'immediata esclusione dal corso.
Obiettivi
I modulo
Sviluppo di specifica sensibilità teatrale volta alla ricerca di credibilità scenica e acquisizione della consapevolezza (e della complessità) di alcuni dei processi su cui si fonda l'apprendimento delle tecniche teatrali.
II modulo
Applicazione dei primi elementi di approccio al "testo", relativi alla messa in scena e alla recitazione di una scena teatrale (monologo e/o dialogo).
Insegnamenti
Recitazione:
uso dell’improvvisazione per lo sviluppo di espressività e logica narrativa;
organizzazione di sequenze di azioni drammatiche;
richieste di formalizzazione esecutiva secondo criteri esplicitati (anche in relazione ad un testo drammatico nel II modulo).
Voce:
esercizi mirati ad un utilizzo funzionale ed efficace della voce.
Movimento:
esercizi mirati ad un utilizzo funzionale ed espressivo del corpo.
Sia per Voce che per Movimento: avviamento del processo di riabilitazione funzionale e complessiva del
proprio strumento in caso di rigidità e confusioni precedentemente "accumulate".
Risultati
Data la delicatezza costitutiva dei processi appena descritti, le poche ore a disposizione e la natura eterogenea dei gruppi di lavoro, progressi significativi e consistenti dipenderanno esclusivamente dall’impegno in termini di presenza, puntualità, disponibilità e studio individuale da parte degli allievi.
Le competenze maturate saranno quindi, a seconda della risposta di ciascun allievo, al confine tra la consapevolezza di quale sia la grammatica di base nell'approccio al palcoscenico e la capacità di applicarla.
Inoltre si vorrà dare una visione di quale siano gli standard minimi da raggiungere nel caso si voglia affrontare successivamente un iter di professionalizzazione (con la maggior oggettività possibile, indicando i passi di apprendimento necessari e gli sforzi e le difficoltà che questi comporterebbero per ciascun allievo).
Dicono di questo corso gli allievi degli anni passati
Questo corso ha contribuito alla tua crescita artistica?
Ho imparato a costruire una situazione teatrale con metodo e con pazienza. Ho imparato a stare dentro la scena il più possibile, senza evadere. Ho imparato come aiutarmi artisticamente.
Ho realmente capito cosa mi bloccava, l’avere paura di mostrarmi per come sono, il fatto di voler mostrare sempre la stessa parte di me, ma come dice l'insegnante di recitazione il teatro ci spoglia e davanti al pubblico noi siamo nudi. Proprio per questo mi sento sbloccata da questa paura costante di sbagliare, sono pronta dal prossimo anno a mettermi in gioco senza avere paura dei pregiudizi, sbagliare serve per crescere e se in questi mesi ho sbagliato ad auto impormi un blocco, ora sono pronta a ricominciare consapevole di ciò.
Sicuramene come aspirante attrice mi sento cresciuta molto a livello tecnico ed era proprio questo il mio obiettivo.
Sono contenta di aver avuto modo di apprendere da dei professionisti delle tecniche e delle nozioni che hanno permesso la mia crescita artistica; crescita che, sicuramente, é stata anche molto incentivata dalla pratica concreta sulla scena, dove ci era permesso di sperimentare e di conoscere noi e gli altri compagni come attori.
Ha contribuito molto perché, nei precedenti corsi di teatro frequentati, non era mai stato seguito dai docenti un metodo così ferreo di conduzione del lavoro, un metodo cioè che facesse lavorare non sul “recitare una scena” ma sul portare una scena in vita attraverso i propri punti deboli e i propri punti forti, in ogni caso personali, un bagaglio personale da cui attingere, per far vivere la scena, per accenderla davvero senza che questa fosse una mera esecuzione di un testo o di un compito assegnato, ma in modo che l’azione potesse fluire in modo genuino, quasi “naturale”, cioè per necessità, dall’attore che era stato in grado di assumere davvero le circostanze della scena. Questo metodo mi ha permesso di aprire un nuovo modo di vedere la recitazione, ora ho capito in che modo vada recitata una scena (o meglio, come vada recitata una scena secondo un metodo - quello appreso qui, appunto - che mi è davvero congeniale). Mi ha fatto capire, finalmente, non come recitare una scena, ma come viverla, come farla brillare di vita e di movimento
Mi sento più sicura, ho esplorato me stessa e il mio mettermi in relazioni con gli altri. Mi sento di conoscermi meglio e di mirare alla recitazione e al mondo del teatro con occhi diversi, più consapevoli. Non ho timore a mettermi in gioco e ho potuto sperimentare molto durante il corso e ho appreso metodi di training e studio.
Sì, perché ho appreso un diverso modo di prestarsi alla scena, un diverso modo di usare il mio corpo nella sua totalità (con intenzione e voce, cose quasi mai esplorate nel mio background). L'intenzione del personaggio è stata una scoperta sensazionale, poiché l'ho applicata al movimento quasi fosse esso stesso il 'personaggio': il mio movimento si è arricchito moltissimo. Non sono solo cresciuto artisticamente, ma mi sono arricchito personalmente sotto diversi aspetti quali il mio relazionarmi agli altri, l'aver aperto gli occhi su una realtà vicina alla mia con persone così stimolanti e propositive (compagni e insegnanti, tutti a loro modo), e infine l'uso della voce come sostegno del corpo e viceversa nella vita, in generale.
Grazie, davvero tante.
Questo corso ha contribuito alla tua crescita personale?
È stata un’esperienza formativa nel campo relazionale, ho iniziato il corso un meee dopo essermi trasferita a Milano, una dimensione completamente diversa dalla mia città marchigiana. Ero preoccupata di non trovarmi bene invece è stato bello relazionarmi con gli altri ragazzi del corso, stringere un legame che mi motivasse ancora di più a venire a lezione. Ragazzi con la quale spero resti questo legame, mi hanno aiutata molto in questi mesi a rientrare un po’ di più in quella che è Milano.
Credo di aver acquisito maggiore consapevolezza personale in relazione ai miei punti di forza, alle mie difficoltà e al mio modo di relazionarmi con gli altri. Credo anche che questo percorso abbia contribuito a migliorare la mia capacità di ascolto, e che io abbia imparato di più ad avere uno sguardo di comprensione, amore e accettazione sugli altri e su me stessa, invece che pregiudicante.
Sicuramente le sue lezioni sono state molto utili dal punto di vista relazionale tra compagni, sono servite a farci conoscere meglio.
Inoltre ho sperimentato anche qualche esercizio di “ginnastica” che onestamente non credevo di poter fare!
Mi ha aiutato a relazionarmi diversamente, in modo più aperto con le persone e a capire il loro linguaggio tramite le azioni e non necessariamente basandomi sulla parola.
Il fatto di “buttarsi” in una situazione ovviamente non riguarda solamente la lezione o l’esercizio personale, è una crescita persona che porto anche all’esterno della scuola. Inoltre lavorare con ragazzi più grandi di me è sicuramente spronante e mi dà ovviamente l’opportunità di relazionarmi con ragazzi che hanno una maturità diversa dalla mia e che vivono in modo totalmente diverso (anche solo la differenza tra liceo e università gioca un ruolo importante).
Sicuramente il corso, come ogni corso di teatro, permette di sciogliere alcune tensioni, paure, pensieri e stati d’animo che sembravano incomunicabili e permette di scoprirsi un po’ di più, di entrare più in sintonia con il proprio essere, i propri stati d’animo, le proprie paure e incertezze e di superarli per lasciarsi andare un po’ di più. Inoltre mi ha permesso di conoscere nuove splendide persone e amici, con cui condividere un’esperienza comune immersiva e di confrontarmi su temi che mi (che ci) interessano.
Mi riferisco all'ambito personale, nel momento in cui avere una maggiore consapevolezza del proprio corpo implica di conseguenza anche una maggiore consapevolezza di noi stessi.
Credo che il concetto del "Qui ed ora" sia assolutamente indispensabile nella vita di tutti i giorni e da quando è stato introdotto nel corso ho provato ad applicarlo nella mia quotidianità.
Questo corso mi è stato molto utile a livello personale, in quanto mi ha permesso di avere una maggiore consapevolezza di che persona sono e di conseguenza avere più confidenza nel rapporto che ho con me stesso.
La concentrazione e la capacità di ascolto aiutano anche al di fuori dell'ambito artistico.
Quali argomenti e contenuti del corso ti hanno appassionato di più?
Mi hanno appassionato di più: la recitazione, in particolare le improvvisazioni guidate e il lavoro di analisi del testo, e le lezioni di movimento, il lavoro fatto a partire dagli animali ma non solo. Ho particolarmente apprezzato l'ultima lezione di movimento nella quale si è sperimentato un accenno di performance individuale ed autonoma, con possibilità di situarla fuori dall'aula. È stata una lezione molto utile e importante per me.
Si parla spesso di recitazione non dando importanza a ciò che compone un attore, non trattaandosi solo di recitazione. È stato bello scoprire attraverso gli esercizi di movimento e voce sensazioni del corpo e della voce che non pensavo di possedere. Con movimento l’esercizio dell’animale mi è stato utile per sentirmi in sintonia con i miei compagni di corso e per primo con me stessa, sentendomi più libera di mostrarmi per come sono. Con voce mi sono sentita libera di parlare attraverso i feedback, mi sono sentita ascoltata e finalmente ho parlato agli altri senza timore di dire sciocchezze. Con recitazione infine sono arrivata a scoprire il mostrare ciò che si è e non ciò che la gente vuole vedere, attraverso l’analogo, il trovare una situazione analoga a quella descritta nella scena per far uscire fuori una nostra esperienza con dei veri sentimenti, senza finzione.
L’argomento del corso che più mi ha appassionato è l’autenticità, lo stare in scena in modo autentico, vero: mi ha appassionato il fatto di lavorare alla scena attraverso un metodo che non prevede di imparare prima le battute, recitandole e poi aggiungendo i movimenti, calibrando la voce e inserendo solo poi emozioni e sentimenti, ecc., ma di lavorare, dopo aver analizzato minuziosamente il testo, cercando di trovare un analogo nel proprio vissuto, assumendo le circostanze della scena e cercando di trovare qualcosa all’interno della scena che risuonasse all’interno di ognuno di noi, per riuscire poi a ripetere la scena in modo che dentro di noi risuonasse quella sensazione provata.
Studio dei testi, analisi del personaggio, aver letto opere teatrali che non conoscevo e non so se avrei letto altrimenti.
- Esercizi sulle intenzioni, anche del personaggio
- Lavoro sul testo sia drammaturgico che recitato
- Lavoro sull'arco narrativo della drammaturgia
- Corpo in scena
Ad avermi coinvolto maggiormente è stato il lavoro in cui si affrontava la tematica rispetto alla propria voce su come essa sia in quel dato momento e su come vorremmo che fosse.
Ad avermi appassionato maggiormente sono state le improvvisazioni di coppia in cui ho avuto la possibilità di incrementare un senso di affinità nelle relazione con il partner e con la gestione degli spazi.
Ho ritenuto fondamentale l'aspetto dell'innescare il movimento involontario per imparare a prendere sempre più consapevolezza del proprio corpo nello spazio.
Il legame della voce e della respirazione col movimento, pensavo fosse un corso più tecnico: mi ha piacevolmente sorpreso questa modalità.
Il lavoro sulla ricerca della nostra voce naturale, quindi la ricerca sulla nostra voce più profonda.
Mi ha appassionato molto il lavoro dell’animale, perché ho capito come il movimento del corpo possa essere istintivo e non forzato, quindi organico alle mie intenzioni.
Il lavoro sull'animale, gli esercizi sulla fiducia, il lavoro in cui dovevamo creare dei quadri in cui il pubblico ci guardava da diverse prospettive e il lavoro a coppie di descrizione del partner con un testo, dei movimenti e un'azione teatrale mi sono piaciuti particolarmente, così come la libera associazione di una parola della giornata ad un gesto, cosa che facevamo sempre a inizio lezione.
Mi è piaciuto molto il mondo in cui ha lasciato che ci esprimessimo con il nostro corpo, anche tentando di superare i nostri limiti provando a fare cose un po’ più complicate (come ruote e capriole). Imparare a gestire e controllare ogni piccolo aspetto della nostra corporeità.
Ho apprezzato anche l’inserimento della scrittura nelle lezioni.
Sono stati molto utili gli insegnamenti sulla respirazione e in generale sul controllo della voce in movimento, capire anche la differenza tra i due moduli di voce ed imparare ad usarli.
Le canzoni a cappella, un esercizio veramente difficile.
Mi sono piaciuti molto gli esercizi di fiducia.
Descrivici i tuoi docenti e il loro lavoro
Con voce abbiamo lavorato sulla voce e in particolare è stato interessante, partendo da accenni di tecnica, arrivare ad abbandonare la tecnica stessa per cercare di essere più espressivi possibili. Molto bello l'ultimo esercizio ovvero la creazione di una partitura sonora a partire da un testo nostro.
Con movimento abbiamo lavorato sul movimento: sono state tutte lezioni molte intense, felicemente faticose, preparate e gestite con cura. Tutti gli esercizi proposti "spostavano" il nostro modo di essere attori: cosa fruttuosissima. Esercizi molto vari e tutti apprezzati. Soprattutto c'è stato modo di presentare spesso dei nostri lavori ai compagni: delle piccole esibizioni, ma che abituano sensibilmente al confronto con un pubblico (seppur piccolo) e che rendono palese l'utilità degli esercizi svolti in precedenza, che vengono ad integrarsi man mano nei lavori presentati. Con la docente di movimento è stato anche, per me, importante la relazione, tra di noi e con lei, l'attenzione, il raccontarci. Ci ha fatto insomma sentire accolti e ascoltati, mantenendo al contempo serietà e professionalità: un bene inestimabile.
Con recitazione abbiamo lavorato sulla recitazione, e si può dire che abbiamo imparato a recitare: cosa riconosciuta unanimemente dai partecipanti. Del docente ho apprezzato oltre la cura e l'insistenza sulle poche cose importanti, anche la disponibilità ad esser trasversali, a portare contenuti altri ma che inevitabilmente entrano a far parte del lavoro dell'attore. Cosí la sua esperienza di regista oltre che di pedagogo ha fatto sì che ci trasmettesse utilissime informazioni sulla storia del teatro, sulla storia della drammaturgia, sull'analisi scenica.
Oltre a ciò, tutto quello che è stato fatto con lui è stato fatto bene: professionalmente, intensamente, richiedendoci molto. E ha dato i suoi frutti.
Belli e vari gli esercizi di training all'inizio del corso, e utilissime le improvvisazioni strutturate. Anche l'aver attraversato tre testi diversi, di epoche e stili differenti, analizzandoli nel dettaglio, andando all'osso, è stato quanto mai un modo utilissimo per sperimentare quante cose diverse possa significare l' "essere attori" ma anche, a parer mio, un modo di fare cultura. Una cultura concreta. Mi ha fatto molto riflettere un invito del docente ad "instupidirci", cioè in realtà a non sovrascrivere nulla (in quel caso ai testi). E anche mi è piaciuto il suo invito ad impossessarci del linguaggio, sia in scena, ma anche fuori dalla scena, scegliendo le parole che usiamo per esprimerci con intelligenza, assicurandoci che ciò che vogliamo esprimere sia effettivamente ciò che è stato espresso. A dimostrazione che far teatro ci fa crescere come animali sociali.
È stata molto interessante infine la sua capacità di adattarsi alle singole individualità di ciascuno. I suoi insegnamenti restano per me delle basi solide su cui potrò costruire in futuro: e dato che questi erano gli obiettivi del corso mi ritengo pienamente soddisfatto.