EXTRACURRICULARI / SUMMER SCHOOL / MONOGRAFICI DIURNI
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Il giorno in cui ho danzato coi fantasmi
creare e gestire un dramma, mentre ci si sta nel mezzo
Il giorno in cui ho danzato coi fantasmi
seminario intensivo di recitazione e drammaturgia (Sistema)
date: 2 - 7 luglio 2018
300 €
Iscriversi all’ammissione cliccando sul link a destra 'ISCRIZIONE ALL'AMMISSIONE (a costo zero)'; caricare LETTERA MOTIVAZIONALE e CV in formato PDF. In assenza di materiale, la candidatura si considera nulla (non si accettano documenti inviati via mail). Scadenza 28 maggio 2018 ore 19.00. Determinante è altresì l’ordine di arrivo della domanda completa e correttamente caricata. La commissione si riserva di chiudere le iscrizioni anticipatamente, qualora siano pervenute un numero di domande di partecipazione sufficienti e valide alla formazione della classe. La Segreteria comunicherà i nomi degli ammessi in data 4 giugno e l’iscrizione, con relativo pagamento, dovrà essere effettuata ENTRO E NON OLTRE l'8 giugno, pena esclusione. Copia di avvenuto pagamento deve essere inviato via mail alla segreteria.
Si ricorda che la Lettera Motivazionale deve essere breve e specifica per il corso che si intende frequentare (1500 battute spazi inclusi max). In essa devono essere descritti, a propri insindacabile giudizio e sensibilità individuale: eventuali interessi maturati e/o competenze già acquisite nel settore o nella singola disciplina a cui si è interessati (cosa si è visto/letto e/o cosa si è fatto), obbiettivi formativi (cosa si vuole imparare) e finalità (a quale scopo futuro), che portano a chiedere l'ammissione al corso. Se si fa richiesta di ammissione a più corsi ogni lettera sarà compilata con esattezza per ciascun corso a cui ci si iscrive e non potrà essere la stessa. Dovrà inoltre recare al suo interno l'indicazione degli altri corsi per i quali si concorre. I CV senza foto non verranno presi in considerazione. Ogni iscrizione va considerata singolarmente e dovrà avere allegata tutta la documentazione richiesta.
Obiettivi del Corso
Gli allievi propongono scene tratte da esperienze di vita personali, scelte in base ai compiti impartiti loro dal regista. Queste scene verranno:
- ridotte alla pura ed essenziale gestione dell’azione fisica eseguita con oggetti immaginari.
- elaborate per comporre una prima unità drammatica coerente, che l’allievo interpreterà.
- scomposte e ricomposte liberamente in improvvisazione dall’allievo, in connessione con la struttura musicale delle musiche proposte dal regista.
- messe insieme ad altre scene a formare un unico “atto” unito dal tema e dal materiale musicale.
Acquisizione di abilità specifiche
- Quando lavoriamo su un materiale di vita bisogna strutturarlo in maniera da trasformarlo da trasformarlo in una “opera” (d’arte, quando siamo fortunati). La differenza tra l’opera e la vita è che la prima è conclusa e strutturata secondo leggi determinate mentre la seconda è necessariamente caotica, infinita (se non con la morte) e spuria, spesso piena di cose che avvengono in base a ragioni sconosciute e inconoscibili. Lavorare su episodi di vita e trasformarli in piccole opere drammatiche ci aiuta a capire quali sono le leggi costitutive del dramma, ci insegna a scrivere (sia pure solo con il nostro corpo) un dramma. Sapere trasformare episodi di vita in strutture drammatiche serve anche per organizzare le narrazioni, gli esempi con cui si condiscono i discorsi, ecc. ecc. Il dramma non è una capacità che si utilizza solo sulla scena.
- Quando si va in scena si tende ad avere l’attenzione sui gesti e le parole che si producono, a pensare che tutto ciò che accade debba essere prodotto da noi in maniera da adeguare la nostra performance ad un copione. Comprese le emozioni. Spesso il risultato di questa attitudine è l’esatto contrario di ciò che ci si propone: assenza di controllo, imprecisione, emozioni isteriche e forzate. Il corso ribalta questa attitudine rinforzando la capacità di controllo dell’attore sulla propria attività, ma attraverso lo spostamento dell’attenzione agli oggetti che sono fuori di noi e permettendo all’emotività di fluire, nel caso ci venisse a trovare.
- Lavorando con oggetti immaginari si affina la logica causale delle azioni. E’ la grammatica base del teatro. Un’azione illogica fa sì che il corpo non creda a ciò che fa e quindi che ci siano dei blocchi interni, delle contrazioni muscolari inutili e che sulla scena non si riesca a stare bene, liberi e creativi.
- Mettere insieme azione drammatica e musica è una maniera eccezionale di imparare ad ascoltare la musica con tutto il corpo.
Sviluppo o risoluzione di aspetti artistici o creativi
Aumento della capacità di comunicazione e interazione; educazione alla decontrazione mentre si sta in scena; sviluppo della capacità di vedere agli eventi della vita in un’ottica “drammatica” (che non significa “triste” o “catastrofica”, ma attinente all’arte del dramma).
Topic
Lavoro su: Attenzione, come-ci-si-sente fisico, atmosfera.