Nota di regia
Gli allievi attori che si diplomano quest’anno sono del triennio 2019 (autunno!) /2020, 2020/2021, 2021/2022.
Hanno quindi attraversato la Paolo Grassi negli anni della pandemia Covid e di una guerra nel cuore dell’Europa, ora.
Difficile non pensare allo shock, al disorientamento, alla paura.
Distanza digitale e mascherina non sono proprio gli ingredienti migliori per affacciarsi al mestiere dell’attore e in particolare a quello del teatro che esige, come si sa, la copresenza e la prossimità.
Quando li ho incontrati per conoscerli e capire cosa fosse meglio fare assieme, ho percepito con forza l’unicità di questo momento storico. Nei loro giovani corpi leggevo l’assurdità di quanto si stava e si sta abbattendo su noi.
Non potevo fare il classico saggio, la messa in scena di un grande testo, ognuno un suo ruolo, ognuno un suo momento, tutti felici e arrivederci nel mondo del lavoro.
Mi era davvero impossibile seguire uno schema tradizionale.
Andava recuperata una dimensione corale (una nuova percezione sociale), andava sollecitato un ragionamento intenso sulle ragioni dell’arte e del teatro.
Che cos’è il teatro? E perché mai farlo nell’epoca di Netflix, Tik Tok, Instagram?
Il mondo si è fermato e nessuno è morto perché i teatri erano chiusi.
Qual è dunque la necessità di quest’arte?
Perché voglio fare l’attore? Cosa significa oggi “fare l’attore”?
Che dire della “finzione”? Dell’”evocazione”? Della “fantasia”? Che posto trova tutto questo di fronte all’impatto del digitale che mostra il reale facendocelo credere per “vero”?
Perché a teatro spesso ci annoiamo?
E questa generazione che eredita il mondo così come i nostri padri e noi stessi gli stiamo lasciando, questa generazione cosa ha da dire?
Ho deciso di porre agli attori e ai drammaturghi queste domande, li ho spinti a parlare di sé, del mondo del lavoro che si aspettano di trovare una volta usciti da scuola, del senso della loro scelta, della forza dei loro dubbi. Contemporaneamente ho chiesto di individuare riferimenti “alti”, brani di intellettuali, drammaturghi, organizzatori, registi, attori, critici che si sono espressi su queste stesse questioni in altre epoche e le cui considerazioni risuonino in loro.
Genet, Lagarce, Flaiano, Rousseau, Shakespeare, Szymborska e altri ancora (il nostro è un work in progress) accanto ad interviste fatte per strada o ai propri famigliari. Alla ricerca di un senso possibile.
Si tratta dunque di un montaggio di brani, scene, situazioni, un montaggio analogico che declina a vario modo le questioni di cui sopra.
Non cerchiamo una risposta ma possibili visioni. Non abbiamo la pretesa (non ce ne sarebbe il tempo) di essere esaustivi…è un inizio di un ragionamento che spero potranno portarsi con sé in futuro e implementarlo di nuovi incontri e letture.
“Senza titolo”, dunque, perché non so dove possa portarci questo viaggio, perché probabilmente di titoli ne può avere moltissimi a seconda di chi e di come si risponde alle domande in essere.
“Senza titolo”, così, ogni spettatore potrà indicarci il proprio.
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I CREDITI
Un lavoro collettivo del 3° anno Corso Autore Teatrale, Regia e Recitazione della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
diretto da Serena Sinigaglia
con la collaborazione di Alice Sinigaglia 3° anno Corso Regia
Assistente volontaria alla Regia Paula Carrara
Autori - 3° anno Corso Autore Teatrale
Elena Patacchini, Giuseppe Pipino
Interpreti -3° anno Corso Recitazione
Mario Berretta, Emma Bolcato, Eleonora Brioschi, Domenico Fiorillo, Lorenzo Giovannetti, Carola Invernizzi, Leonardo Moroni, Lorena Nacchia, Giulia Rossoni, Antonio Somma, Vito Vicino, Sofija Zobina
Scene a cura di Rebecca Ferrari, Eleonora Parrini
Costumi a cura di Giulia Cappelletti
Studentesse della Naba(Nuova Accademia di belle Arti di Milano)
foto | Marina Alessi
Staff tecnico della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
luci | Paolo Latini, Simona Ornaghi
scene | Alice Capoani e Mattia Franco
costumi | Nunzia Lazzaro
Ingresso gratuito - prenotazione obbligatoria
Venerdì 27 e sabato 28 maggio 2022
Doppia replica ore 19:00 e 21:15
Sala Teatro – via Salasco 4
Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
Ingresso gratuito – prenotazione obbligatoria | R.S.V.P r.paparella@fondazionemilano.eu