Chi Siamo

La didattica

La Civica Scuola di Teatro nasce 74 anni fa da un sogno che si chiamava Teatro Pubblico. Era il dopoguerra e Grassi e Strehler avevano da poco fondato il Piccolo Teatro di Milano. L’idea del Teatro d’Arte per tutti fondava le sue ragioni in un clima di ricostruzione fisica e morale dell’intero Paese. Il teatro in Italia era stato fino all’anteguerra uno strano animale. Diviso tra alto intrattenimento borghese, complesso nel linguaggio ed incomprensibile ai più, e una specie di guitteria volgare e ridanciana. Nel dopoguerra la spinta del Piccolo Teatro e di Milano tende a cambiare la funzione sociale del teatro e lo statuto dei suoi lavoratori. Nasce il teatro pubblico, immaginato come trincea democratica esattamente come la scuola e la sanità.

È da questi presupposti che nasce la Scuola Civica, con l’idea di formare gli artisti e gli organizzatori che avrebbero dovuto dar vita al Teatro Pubblico. Solidi professionisti dell’arte scenica, culturalmente e tecnicamente preparati, pronti ad assumersi l’onere di cambiare il modo di pensare del nostro Paese, portando in palcoscenico il contenuto anche conflittuale della dialettica democratica.

Ora noi ci troviamo ad onorare questa tradizione in un’epoca molto diversa, meno ottimista e soprattutto in un momento in cui il ruolo dello Stato, o per meglio dire del servizio pubblico, è cambiato molto. La Nostra Scuola però continua a ritenere necessario il contributo dialettico che il teatro è in grado di dare, a maggior ragione in un’epoca di pensiero unico, di generalismo dei social e di pressappochismo culturale.

Accanto agli inevitabili cambiamenti di linguaggio, abbiamo però voluto conservare la Nostra idea di Accademia intesa come bottega del saper fare, il che ci differenzia dalle varie scuole italiane. La solida formazione che offriamo è di natura teorico/pratica, accanto alle lezioni di recitazione danza regia scrittura ed organizzazione viaggiano corsi di storia del teatro, arte contemporanea, teoria della danza etc. Entrare in P.G. vuol dire entrare in una comunità di futuri artisti, in cui per tre anni si lavora e si scopre insieme la propria indole e la propria strada. Per entrare a far parte di questa comunità però ci vuole dedizione e spirito di sacrificio, indispensabili per imparare il rispetto per questo lavoro e l’amore per i mestieri dell’arte. Il rigore richiesto è molto alto per gli standard attuali ma consente di entrare in un mondo bellissimo, nient’affatto staccato dalla realtà ma in pieno contatto con essa, perché la nostra finalità è quella di creare degli artisti che siano capaci di incidere sul proprio tempo, piuttosto che cavalli da soma per produzioni teatrali e cinematografiche. In questi anni i risultati ci hanno dato ragione, i teatri di Milano sono animati dai nostri ex allievi in palcoscenico e organizzati o diretti dai nostri ex allievi organizzatori, molte importanti compagnie di teatro e di danza si sono formate nelle nostre aule e stanno affermando la loro poetica sui palcoscenici di tutta Europa. Di questo siamo molto fieri ed è questa profonda soddisfazione che ogni anno ci fa tirar su le maniche per allevare nuovi allievi, sempre diversi ma desiderosi di interrogarsi sul tempo che attraversano e desiderosi di miglioralo.