SCUOLA

Storia

Dalla sua fondazione, nel 1951 a opera di Paolo Grassi e Giorgio Strehler, La Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi è un punto di riferimento formativo per il mondo teatrale italiano. Collegata nei suoi primi anni di vita al Piccolo Teatro, in seguito gestita dal 1967 dal Comune di Milano presso la storica sede di Corso Magenta (Palazzo delle Stelline), entra a far parte nel 2000 della Fondazione Scuole Civiche di Milano, di cui costituisce il Dipartimento di Teatro. l'attuale sede è l'ex Fattoria Vittadini sita in via Salasco, n°4.

La Scuola oggi alla ricerca di una tradizione del nuovo

La ricerca continua di una formazione al passo con i tempi caratterizza la storia e l’identità della Scuola Paolo Grassi. Se la finalità di ogni Scuola è l’immissione dei propri allievi nel mondo del lavoro, l’impegno dell’istituzione milanese è sempre stato quello di accompagnare gli studenti nelle “trasformazioni” del sistema teatrale. Da qui un’originale storia pedagogica e un’identità innovativa, che - fin dalle originali intenzioni di Strehler e Grassi – non si è ancorata a metodi cristallizzati. Una caratteristica che le è riconosciuta dal mondo del lavoro teatrale nazionale ed internazionale.
La Scuola non pratica quindi una linea pedagogica esclusiva, ma è aperta alla testimonianza del pensiero innovatore di tutti i principali maestri del XX secolo; nella sua pedagogia è facile riconoscere contributi di Stanislavskij, Copeau, Brecht, Strehler, Lecoq.
La capacità di offrire formazione di base di alta qualità permettendo al contempo la differenziazione dei percorsi, dei talenti e delle carriere, è il tema su cui si gioca l’eccellenza di una Scuola di teatro. Oggi la Scuola Paolo Grassi, sotto l’impulso della nuova direzione, sta abbandonando l’antica struttura dell’avviamento professionale per indirizzarsi verso un ottica di formazione permanente. Il modello è quello di un istituto che sia al servizio di tutte le fasi della pedagogia teatrale: dalla cultura generale per la città, all’orientamento, alla formazione di base, alla specializzazione.
E’ questo lo schema di riferimento che muoverà l’istituto in coerenza con la sua storia: una “scuola” che stia al centro di un “studio”, che integri la nostra tradizione pedagogica pubblica (una solida formazione di base e la conoscenza approfondita dei grandi “metodi” del Novecento) con il modello pedagogico più agile degli études europei e del répetoire americano (ovvero un’offerta articolata e differenziata di tecniche, metodi, concezioni del teatro): il meglio di due tradizioni che si incontrano.
La prima, fondamentale scelta da consolidare verso un’offerta formativa di alta qualità è di accompagnare il processo di integrazione europea e internazionale favorendo l’allargamento del territorio di riferimento della Scuola all’Europa e al mondo: l’Europa come mercato del lavoro in cui molte compagnie testimoni della tradizione di eccellenza del nostro teatro trovano nuovi spazi; l’Europa come luogo dell’innovazione, di scambio e creazione di linguaggi, come crocevia di nuovi flussi studenteschi, cuore di una geografia allargata, globale e assieme attenta alla diversità delle culture e dei saperi scenici.

Gli allievi famosi

Tra gli attori che hanno frequentato Milano Teatro Scuola Paolo Grassi: Antonio Albanese, Gigio Alberti, Beppe Battiston, Fabrizio Bentivoglio, Paola Bigatto, Claudio Bisio, Giovanna Bozzolo, Franco Branciaroli, Antonio Catania, Anna Della Rosa, Pietro Genuardi, Ida Marinelli, Maurizio Micheli, Stefano Pesce, Paolo Pierobon, Tommaso Ragno, Sergio Romano, Paolo Rossi, Fausto Russo Alesi, Arianna Scommegna, Bebo Storti, Lucia Vasini e Caterina Vertova. Hanno frequentato il corso di regia della Scuola, tra gli altri: Daniele Abbado, Ruggero Cara, Piero Maccarinelli, Massimo Navone, Cristina Pezzoli, Gabriele Salvatores, Alfonso Santagata, Maurizio Schmidt, Serena Sinigaglia, Andree Ruth Shammah, Giampiero Solari. Tra i drammaturghi, ricordiamo: Patrizia Balzanelli, Renata Ciaravino, Edoardo Erba, Carlo Gabardini, Renato Gabrielli, Angelo Longoni, Diego Parassole, Roberto Traverso. Tra i danzatori e coreografi che hanno frequentato il corso, si ricordano: Eugenia Amisano, Sergio Antonino, Fabio Bergamaschi, Federica Bognetti, Mariacristina Bucci, Maria Carpaneto, Alessandra Corti, Lorenzo Dallai, Gabrio Gabrielli, Erica Giovannini, Francesca Marconi, Cho Yong Min, Massimiliano Pagliara, Maria Noemi Regalia, Midori Watanabe. Nel mondo della cultura e dello spettacolo sono molti i protagonisti che hanno frequentato negli anni il corso Organizzatori: tra questi, Giovanni Anversa, Antonio Calbi, Mimma Gallina, Chicco Minonzio, Sergio Oliva, Renato Palazzi, Oliviero Ponte di Pino, Giovanni Soresi, Claudio Trotta, Gianni Valle.

Antonio Albanese Ph Maurizio Buscarino Fileminimizer

Le Direzioni

Hanno diretto la Scuola: Paolo Grassi, 1951 - '60; Paolo Grassi con Roberto Rebora e Ruggero Jacobbi, 1961-'62; Paolo Grassi e Ruggero Jacobbi, 1962 -'65; Paolo Grassi e Raffaele Maiello, nel 1966; Luigi Ferrante, 1967-'73; Checco Rissone, 1974 -'75; Roberto Leydi, 1976-'85; Renato Palazzi, 1986-'95; Mario Raimondo, 1996-2003; Massimo Navone, 2003-'07; Maurizio Schmidt, 2007-'09. Dopo la direzione ad interim del Direttore Generale della Fondazione Milano, Antongiulio Bua, il 4 giugno 2010 il Consiglio di Gestione nomina Massimo Navone direttore della Scuola Paolo Grassi. Dal gennaio 2016 fino a gennaio 2019 la direzione è stata affidata a Giampiero Solari. Da febbraio 2019 a settembre 2020 il direttore ad interim è stato Marco Plini, sostituito poi da Tatiana Olear che è ad oggi l'attuale direttrice.

Masterclass del passato

Tra le personalità del mondo teatrale italiano ed europeo che hanno svolto interventi significativi all'interno della Scuola Paolo Grassi si ricordano tra gli altri: Marco Baliani, Jean-Claude Carriere, Massimo Castri, Carlo Cecchi, Joseph Chaikin, Reinhild Hoffmann, Ismael Ivo, Tadeusz Kantor, Suzanne Linke, Giorgio Marini, Mario Martone, Heiner Müller, Marco Paolini, Remondi e Caporossi, Luca Ronconi, Thierry Salmon, Silvio Soldini, Gabriele Vacis.

Nella Foto Lucinda Childs, Teatrodanza 2006.