Crediti
Rappresentazione di anima, et di corpo
Nuovamente posta in Musica dal Sig. Emilio del Cavalliere, per recitar Cantando.
Libretto di Padre Agostino Manni
Anno del Iubileo – Oratorio della Vallicella – Roma 1600 -
Recitazione, movimento, coreografie e regia a cura di Kuniaki Ida
Canto, cori e basso continuo a cura di Emanuele De Checchi
Elementi di scena del Laboratorio Scuola di Teatro Paolo Grassi
Primo Anno Recitazione
Valentina Apostoli, Simona Bordasco, Beatrice Casiroli, Serena Decarli, Ilaria Felter, Lorenzo Gatto, Francesca Giulia Geronimi, Flavio Innocenti, Zoe Marigo, Francesca Massari, Samuele Migone, Lorenzo Ribaudo, Francesco Santarelli, Maria Teresa Vannini, Valentina Verre, Cristian Zandonella, Andrea Zueneli
Primo Anno Danzatore
Carla Andolina, Marco Bosetti, Chiara Carducci, Aichatou Cherif, Elena Della Manna, Mariangela Di Santo, Carmine Dipace, Claudio Gattulli, Giacomo Graziosi,Veronica Messinese, Carlotta Perego, Linda Petruzzelli, Ilenia Maria Tundo, Arianna Villa
Per il pubblico interno
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
per prenotare scrivere una mail a r.paparella@fondazionemilano.eu
indicando titolo, giorno ed orario della prenotazione richiesta
Nota di regia - Kuniaki Ida
La prima opera, riconosciuta come tale, è l’Euridice di Jacopo Peri, rappresentata a Firenze nel 1600. Nello stesso anno nasce anche la forma oratorio ed Emilio de Cavalieri scrive la Rappresentatione di anima et di corpo.
Siamo nel periodo di passaggio tra il giorno e la notte del Rinascimento e anche in un momento difficile per la chiesa cattolica, Giordano Bruno finisce sul rogo. È allora che appaiono Michelangelo, Tintoretto, Caravaggio. Armonia e prospettiva classica crollano, nascono manierismo e barocco. Religione e scienza si separano. Ma la sensibilità umana desidera sempre ritrovare l’armonia perduta. Sempre in quegli anni, nel 1602, Shakespeare scrive Amleto e To be or not to be è la domanda che risuona ancora oggi. Anche oggi, come nel 1600, è arrivata una grande pestilenza, il Coronavirus. Noi tutti, studenti, insegnanti e collaboratori vari desideriamo con forza, come allora, in mezzo a disequilibri e avversità, dare linfa all’istinto creativo.
Nota sul canto - Emanuele De Checchi
Anima recita: “Io che porto con me l'Imagine del Re, io fatta con honore, simile al mio Fattore,
ch'ho da far io col Mondo, che passa e cade al fondo?”
Ecco una delle tante frasi salienti dell'edificante Libretto di Padre Manni per l'educazione e la meditazione sulla Vita mortale e la Vita eterna. De Cavalieri scrive un universo musicale che oscilla su un unica tonalità di base
per il coro e i solisti, e sembra voler portare tutti gli ascoltatori in
un “incantamento” che “corrisponda al Paradiso”. Con umiltà e
riconoscenza proviamo a ripercorrere un materiale musicale inusuale,
alto e non quotidiano che ci obbliga ad un impegno e ad una
comunicazione intonata per elevazione del testo e del contenuto e ci
allontana dal presente canzonettistico, abituale e superficiale.