Ingresso gratuito
La prenotazione è obbligatoria - (sala danza contiene al max 40 posti)
Le liste sono organizzate e tenute dalla classe di Teatrodanza
Rivolgersi a Violetta Cottini e Tommaso Cavalcanti per prenotare il proprio ingresso
Coordinamento Marinella Guatterini
Assistente al coordinamento Davide Montagna
Tutor dei progetti Biagio Caravano, Paola Lattanzi, Davide Montagna, Ariella Vidach
Il Danzatori
Vincenzina Cappelli, Tommaso Cavalcanti, Michele Colturi, Violetta Cottini, Valentina De Pascalis, Andrea Giaretta, Miranda Meneghetti, Andreyna Ordaz, Sofia Pazzocco, Melissa Seclì, Simona Tedeschini, Selene Tognoli, Serena Zimolo
Luci Paolo Latini, Simona Ornaghi
Costumi Enza Bianchini, Nunzia Lazzaro
foto di scena Alice Bellati
Zoocam
Coreografia Michele Colturi
Tutor Paola Lattanzi
Drammaturgia Ciro Ciancio
Danzatori Violetta Cottini, Vincenzina Cappelli, Valentina De Pascalis, Simona Tedeschini, Andreyna Ordaz
Musiche Luigi Nono “Dell’Azzurro Silenzio, Inquietum”, Balibo Sasasa "Children’s Round Dance”, Michele Colturi “Oracolo”
[durata 15']
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L'essere animale è di natura slegato dai grandi vincoli socio-culturali, ragiona d'istinto, si muove con l'impulsività ed è ancorato con la primordialità nostra sorella, anche se nel tempo è diventata una lontana cugina di terzo grado. Il mito di Pasifae si fa spunto per un percorso corporeo tra repressione e pulsione erotica, seguendo la via forse più estrema: la zoofilia. Un istinto sessuale per un animale, la donna offuscata dalla mente divina si invaghisce di un toro bianco e si fa ingravidare; da lì a poco nasce il Minotauro. Ibrido tra umano e animale viene nascosto in un labirinto simbolico, un nascondiglio umano della propria bestialità; bestialità mai scomparsa e ancorata nella nostra intimità.
Il lavoro intende sezionare parti precise del corpo per identificare una danza d'origine specifica che si fa tramite per il percorso drammaturgico e prossemico degli interpreti. La bestia taurina si esprime attraverso una progressione ritmica-geometrica richiamando l'attenzione di Pasifae. La donna entra in uno spazio non definito attratta da un qualcosa di superiore alla sua ragione, lo svolgersi dell'azione richiama il mito attraverso una relazione con la tecnologia visiva.
foto di Alice Bellati
foto di Alice Bellati
foto di Alice Bellati
Ovidio deve morire
Coreografia Andrea Giaretta
Tutor Biagio Caravano
Drammaturgia Giorgio Franchi
Danzatori Vincenzina Cappelli, Tommaso Cavalcanti, Andreyna Ordaz, Serena Zimolo
Musiche Karlheinz Stockhasen, Muzlimgauze, John Dowland
[durata 15']
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Del tema assegnato "Il regno animale" ho scoperto nutrire un particolare interesse per il concetto di metamorfosi. Per alcune specie animali la metamorfosi è totale e questo le porta non solo a cambiare aspetto esteriore, ma anche, e soprattutto, a modificare la propria conformazione biologica e l'organizzazione e le prioritàà della propria esistenza.
In questo lavoro la metamorfosi è intesa come un viaggio dentro di sé, attraverso sé, oltre sé, un viaggio alla ricerca di un sentiero che permetta di accedere ad una versione nuova e più alta della propria esistenza.
La spinta all'azione parte dall'insoddisfazione verso la situazione vissuta nel momento di inizio, lo status quo, e il desi-derio di raggiungere la situazione desiderata, per la quale si accettano le sfide che porteranno alla meta se superata.
foto di Alice Bellati
foto di Alice Bellati
foto di Alice Bellati
Ad Uterum
Coreografia Selene Tognoli
Tutor Ariella Vidach
Drammaturgia Giulia Borghi
Danzatrice Selene Tognoli
Musiche Frammenti di “Requiem” di - György Ligeti - “An Index of Metals” - Fausto Romitelli “Voyage That Never Ends” - Stefano Scodanibbio
Costumi Selene Tognoli
[durata 12’]
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Cosa succederebbe se un cadavere in decomposizione decidesse repentinamente di tornare indietro?
Ad Uterum vuole essere una ricerca sul corpo, dal corpo ed attraverso di esso, dal regno della morte a ricongiungi-mento con il grembo materno, che è vita e morte allo stesso tempo. Attraverso le dinamiche e le leggi che regolano il mondo e l’organismo, la materia più animale e primitiva si riscopre affamata, viva, curiosa, delicata, insaziabile e mor-tale.
Una volta scontratosi con ciò che vi è di più istintuale, l’animale- uomo non può che soccombervi, accettare la gratuità di un’esistenza spesa nel corpo e, libero da ogni costrizione sociale, ritorna verso ciò che l’ha generato.
foto di Alice Bellati
foto di Alice Bellati
foto di Alice Bellati
Sound Savana
Coreografia Sofia Pazzocco
Tutor Biagio Caravano
Drammaturgia Francesco Toscani
Danzatori Tommaso Cavalcanti, Violetta Cottini, Sofia Pazzocco, Simona Tedeschini
Musiche “Dark Barker” - Kangding Ray “Serendipity March” - Kangding Ray “Voice Count” - AGF
[durata 15’]
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Sound Savana è il tentativo di costruire un ambiente utilizzando soltanto la fisicità dei performer. Le interazioni tra corpi che si riconoscono, si incontrano e si affrontano, vanno a comporre uno spazio; un luogo aperto e insidioso, at-traversato da linee di tensione continua.
Ma cosa accade quando l’uomo impone la sua presenza all’interno di questo habitat selvaggio?
foto di Alice Bellati
foto di Alice Bellati
foto di Alice Bellati
Evalua
Coreografia Miranda Greta Meneghetti
Tutor Davide Montagna
Drammaturgia Stefania Buraschi
Danzatori Vincenzina Cappelli, Valentina De Pascalis, Andrea Giaretta, Andreyna Ordaz, Sofia Pazzocco, Melissa Seclì, Simona Tedeschini, Selene Tognoli
Musiche Caterina Barbieri
[durata 15’]
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Nel 1859 Charles Darwin pubblica il suo libro “L'origine delle specie”, nel quale propone la sua teoria dell'evoluzione. Darwin ipotizza per la prima volta, che tutte le specie viventi discendano da un unico, antico, progenitore comune, chiamato in seguito LUA (last Universal anchestor) dagli studiosi di filogenetica a noi contemporanei.
Secondo Il Libro della Genesi, fu invece Dio a creare la terra, il cielo e tutti gli esseri viventi che la popolano, compresa Eva, che, mossa dal desiderio di conoscere, raccolse il frutto del peccato dando avvio al sistema ciclico di nascita e morte che accomuna tutte le creature conosciute.
EVALUA è una riflessione sull'impatto che queste ipotesi sull'origine del mondo hanno avuto nello sviluppo delle spe-cie. È un'indagine sulla traccia, che alberga in tutti i sistemi intelligenti, del nostro progenitore comune, di come esso ci influenza nelle nostre scelte, nei nostri bisogni, nelle forme dei nostri assetti sociali e nell' evoluzione. E in questo viaggio, dall'origine del mondo fino ad oggi, indispensabile è stato chiedersi: come ancora potremmo evolvere
foto di Alice Bellati
foto di Alice Bellati
foto di Alice Bellati