Progetti coreografici - Secondo Anno Danzatore

Esercitazione coreografica dei Danzatori del Secondo Anno

Mercoledì 8 maggio ore 15:00
Giovedì 9 maggio ore 17:00
venerdì 10 maggio ore 19:00

Sala Danza - Via Salasco 4 - Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi

Coordinamento Marinella Guatterini
Assistente al coordinamento Davide Montagna
Tutor dei progetti Biagio Caravano, Paola Lattanzi, Davide Montagna, Ariella Vidach

Il Danzatori
Vincenzina Cappelli, Tommaso Cavalcanti, Michele Colturi, Violetta Cottini, Valentina De Pascalis, Andrea Giaretta, Miranda Meneghetti, Andreyna Ordaz, Sofia Pazzocco, Melissa Seclì, Simona Tedeschini, Selene Tognoli, Serena Zimolo

Luci Paolo Latini, Simona Ornaghi
Costumi Enza Bianchini, Nunzia Lazzaro
foto di scena Alice Bellati

Zoocam

Coreografia Michele Colturi

Tutor Paola Lattanzi

Drammaturgia Ciro Ciancio

Danzatori Violetta Cottini, Vincenzina Cappelli, Valentina De Pascalis, Simona Tedeschini, Andreyna Ordaz

Musiche Luigi Nono “Dell’Azzurro Silenzio, Inquietum”, Balibo Sasasa "Children’s Round Dance”, Michele Colturi “Oracolo”
[durata 15']
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L'essere animale è di natura slegato dai grandi vincoli socio-culturali, ragiona d'istinto, si muove con l'impulsività ed è ancorato con la primordialità nostra sorella, anche se nel tempo è diventata una lontana cugina di terzo grado. Il mito di Pasifae si fa spunto per un percorso corporeo tra repressione e pulsione erotica, seguendo la via forse più estrema: la zoofilia. Un istinto sessuale per un animale, la donna offuscata dalla mente divina si invaghisce di un toro bianco e si fa ingravidare; da lì a poco nasce il Minotauro. Ibrido tra umano e animale viene nascosto in un labirinto simbolico, un nascondiglio umano della propria bestialità; bestialità mai scomparsa e ancorata nella nostra intimità.
Il lavoro intende sezionare parti precise del corpo per identificare una danza d'origine specifica che si fa tramite per il percorso drammaturgico e prossemico degli interpreti. La bestia taurina si esprime attraverso una progressione ritmica-geometrica richiamando l'attenzione di Pasifae. La donna entra in uno spazio non definito attratta da un qualcosa di superiore alla sua ragione, lo svolgersi dell'azione richiama il mito attraverso una relazione con la tecnologia visiva.

Zoocam
foto di Alice Bellati

Zoocam
foto di Alice Bellati

Zoocam
foto di Alice Bellati

Ovidio deve morire

Coreografia Andrea Giaretta

Tutor Biagio Caravano

Drammaturgia Giorgio Franchi

Danzatori Vincenzina Cappelli, Tommaso Cavalcanti, Andreyna Ordaz, Serena Zimolo

Musiche Karlheinz Stockhasen, Muzlimgauze, John Dowland
[durata 15']

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Del tema assegnato "Il regno animale" ho scoperto nutrire un particolare interesse per il concetto di metamorfosi. Per alcune specie animali la metamorfosi è totale e questo le porta non solo a cambiare aspetto esteriore, ma anche, e soprattutto, a modificare la propria conformazione biologica e l'organizzazione e le prioritàà della propria esistenza.
In questo lavoro la metamorfosi è intesa come un viaggio dentro di sé, attraverso sé, oltre sé, un viaggio alla ricerca di un sentiero che permetta di accedere ad una versione nuova e più alta della propria esistenza.
La spinta all'azione parte dall'insoddisfazione verso la situazione vissuta nel momento di inizio, lo status quo, e il desi-derio di raggiungere la situazione desiderata, per la quale si accettano le sfide che porteranno alla meta se superata.

Ovidio deve morire
foto di Alice Bellati

Ovidio deve morire
foto di Alice Bellati

Ovidio deve morire
foto di Alice Bellati

Ad Uterum

Coreografia Selene Tognoli

Tutor Ariella Vidach

Drammaturgia Giulia Borghi

Danzatrice Selene Tognoli

Musiche Frammenti di “Requiem” di - György Ligeti - “An Index of Metals” - Fausto Romitelli “Voyage That Never Ends” - Stefano Scodanibbio

Costumi Selene Tognoli
[durata 12’]

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Cosa succederebbe se un cadavere in decomposizione decidesse repentinamente di tornare indietro?
Ad Uterum vuole essere una ricerca sul corpo, dal corpo ed attraverso di esso, dal regno della morte a ricongiungi-mento con il grembo materno, che è vita e morte allo stesso tempo. Attraverso le dinamiche e le leggi che regolano il mondo e l’organismo, la materia più animale e primitiva si riscopre affamata, viva, curiosa, delicata, insaziabile e mor-tale.
Una volta scontratosi con ciò che vi è di più istintuale, l’animale- uomo non può che soccombervi, accettare la gratuità di un’esistenza spesa nel corpo e, libero da ogni costrizione sociale, ritorna verso ciò che l’ha generato.

Ad Uterum
foto di Alice Bellati

Ad Uterum
foto di Alice Bellati

Ad Uterum
foto di Alice Bellati

Sound Savana

Coreografia Sofia Pazzocco

Tutor Biagio Caravano

Drammaturgia Francesco Toscani

Danzatori Tommaso Cavalcanti, Violetta Cottini, Sofia Pazzocco, Simona Tedeschini

Musiche “Dark Barker” - Kangding Ray “Serendipity March” - Kangding Ray “Voice Count” - AGF
[durata 15’]
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Sound Savana è il tentativo di costruire un ambiente utilizzando soltanto la fisicità dei performer. Le interazioni tra corpi che si riconoscono, si incontrano e si affrontano, vanno a comporre uno spazio; un luogo aperto e insidioso, at-traversato da linee di tensione continua.
Ma cosa accade quando l’uomo impone la sua presenza all’interno di questo habitat selvaggio?

Sound Savana
foto di Alice Bellati

Sound Savana
foto di Alice Bellati

Sound Savana
foto di Alice Bellati

Evalua

Coreografia Miranda Greta Meneghetti

Tutor Davide Montagna

Drammaturgia Stefania Buraschi

Danzatori Vincenzina Cappelli, Valentina De Pascalis, Andrea Giaretta, Andreyna Ordaz, Sofia Pazzocco, Melissa Seclì, Simona Tedeschini, Selene Tognoli

Musiche Caterina Barbieri
[durata 15’]
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Nel 1859 Charles Darwin pubblica il suo libro “L'origine delle specie”, nel quale propone la sua teoria dell'evoluzione. Darwin ipotizza per la prima volta, che tutte le specie viventi discendano da un unico, antico, progenitore comune, chiamato in seguito LUA (last Universal anchestor) dagli studiosi di filogenetica a noi contemporanei.
Secondo Il Libro della Genesi, fu invece Dio a creare la terra, il cielo e tutti gli esseri viventi che la popolano, compresa Eva, che, mossa dal desiderio di conoscere, raccolse il frutto del peccato dando avvio al sistema ciclico di nascita e morte che accomuna tutte le creature conosciute.
EVALUA è una riflessione sull'impatto che queste ipotesi sull'origine del mondo hanno avuto nello sviluppo delle spe-cie. È un'indagine sulla traccia, che alberga in tutti i sistemi intelligenti, del nostro progenitore comune, di come esso ci influenza nelle nostre scelte, nei nostri bisogni, nelle forme dei nostri assetti sociali e nell' evoluzione. E in questo viaggio, dall'origine del mondo fino ad oggi, indispensabile è stato chiedersi: come ancora potremmo evolvere

Evalua
foto di Alice Bellati

Evalua
foto di Alice Bellati

Evalua
foto di Alice Bellati