Cos'è il lavoro sulla Maschera?
Ogni allievo crea una sua maschera. II lavoro sulla Maschera Onirica nasce dall'esigenza di dare agli allievi un punto su cui focalizzare l'ascolto. Come influisce su di sé, sul movimento e stato d'animo l'ascolto della maschera? Scopriamo di avere preconcetti prima ancora di indossarla: se la maschera sorride vuol dire "sono allegra"? Non è detto. Così come non è detto sia sempre triste una maschera che ha lacrime che scendono giù dalla guancia. Un ascolto profondo della maschera porta a muoverci in modi spesso inusuali per noi. Ci porta a sperimentare Ritmi, Fraseggi, Qualità di Energia che spesso non proponiamo ma fanno parte del nostro potenziale espressivo.
Il modulo sulla Maschera Onirica è fondamentale per la formazione dell'attore: si tratta di un percorso nel quale gli studenti del corso Recitazione e del corso Regia si trovano a costruire la propria maschera. In questo caso è stata utilizzata come fonte di ispirazione una fiaba.
Proponiamo una lezione aperta dove si può vedere il nostro allenamento fisico e la vitalità che la maschera suscita nell'attore, espressa attraverso il movimento e nell’ uso dello spazio. L’utilizzo del movimento e della spazialità vengono studiati in quanto forme espressive potenti, alternative efficaci alla parola.
Maria Consagra
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Ingresso libero prenotazione obbligatoria
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Crediti
Lezione aperta a cura di Maria Consagra
assistita da Giulia Perosa
Le maschere nascondono/rivelano i volti di:
Riccardo Avramo, Marco Barriera, Agata Bervini, Giovanni Bruno, Michelangelo Canzi, Giorgia Cribiu', Vincenzo Di Giovanni, Pietro Landini, Cinzia Lorelli, Sara Manzoni, Maria Nicoli', Bianca Ponzio, Giulia Prevedello, Stefano Pugliese, Alessandro Russo, Mario Sagone
III anno Corso Regia
Giorgia Bolognani, Fabrizio Gallo, Giammarco Pignatiello, Calogero Scalici
Luci Paolo Latini, Simona Ornaghi
Costumi Nunzia lazzaro
Scene e attrezzeria Mattia franco Mikela Plevani