I crediti
testo | Tomáš Dianiška
con | Debora Zuin Salvatore Alfano
regia | Athos Mion
tutor| Sabrina Sinatti
light design | Daniela Bestetti
sound design | Hubert Westkemper
luci | Paolo Latini, Simona Ornaghi, Marco Monaco
scene | Alice Capoani e Mattia Franco
consulenza costumi | Nunzia Lazzaro
organizzatori| Riccardo Porfido, Micol Sala
Per il pubblico interno
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
per prenotare scrivere una mail a r.paparella@fondazionemilano.eu
indicando titolo, giorno ed orario della prenotazione richiesta
Nota di Regia - Athos Mion
“La più grande prova vivente che la vita intelligente è possibile all’interno dell’Universo sono gli umani stessi.”
In ogni epoca, ci sono pazzi che trasformano i sogni fantascientifici nella vita reale. I grandi successi hanno cambiato la nostra società in maniera irreversibile, basti pensare alla macchina da scrivere, ai sistemi igienici, alle spedizioni lunari, all’avvento del computer e di Internet. Sfortunatamente, la Storia di solito ricorda solo questi esperimenti riusciti. Ma di quanti fallimenti abbiamo bisogno per un grande successo? Qualcuno deve dedicare la propria vita a una follia, altrimenti lo sviluppo umano non andrebbe avanti. Se vuoi insegnare a un animale a parlare perché non provarci.
Nell’era della tecnica nella quale siamo immersi l’uomo è in perenne competizione con la macchina: bisogna essere efficienti, produttivi e di successo. L’invito del testo è di fermarci un momento per riprendere fiato e lo fa con una storia che racconta, con follia e leggerezza, la nostra umana capacità di fallire.
Insomma, l’ennesima commedia romantica tra una donna e un delfino. Questo spettacolo può essere molte cose: una commedia amara, un drink a base di LSD, un vinile dimenticato, un viaggio nel tempo, un saggio di fisica quantistica, una festa in piscina. Vestitevi di conseguenza.
Il Testo
Una storia basata su fatti reali avvenuti nei tempi selvaggi in cui l'LSD era ancora legale. Il testo è un caleidoscopico insieme di frammenti della vita di Margaret Howe Lovatt. Il tempo e lo spazio si dilatano e si comprimono come una gomma masticata dalla memoria della protagonista.
Ci immergiamo nella sua infanzia, nei primi amori naufragati, nel suo interesse per la scienza tra i banchi di scuola. Le sue difficoltà a instaurare rapporti e la passione per la biologia la porteranno nel 1963 a lavorare con il professore John Lilly e Peter il delfino.
Vuoi insegnare a un delfino a parlare? Sarebbe la svolta scientifica della serata.
Dal momento in cui la NASA finanzierà il progetto, Margaret si butterà nel lavoro e, Peter si dimostrerà essere un playboy divertente, intelligente e appassionato. Allucinazione o verità? Quanto in profondità si può scendere nella propria anima? Lo spettatore si immergerà nella storia di un fallimento scientifico e personale, almeno finché Margaret avrà fiato per raccontarla.
L' autore: Tomas Dianiska
Tomas Dianiska (1984) è un attore e drammaturgo di origine slovacca appartenente alla giovane generazione di autori cechi. Le sue opere sono per lo più co-dirette o create assieme a un gruppo di artisti a lui vicini. Lavora, inoltre, come DJ a eventi musicali e in una radio ceca. Theatre Critics Award l’ha nominato Talento dell’anno nel 2017. Nei suoi lavori riesce a portare, con una penna leggera e ironia, situazioni drammatiche e un linguaggio reale in forme assurde e grottesche. Nelle sue opere teatrali vivono i sentimenti della sua generazione, ma non mancano temi storici, riletti con occhio inaspettato.