Il 2024 vede nascere l'VIII Edizione di FINESTRE SULL’IMMAGINARIO, il seminario intensivo che coinvolge il 3° Corso Regia Teatrale e il 3° Corso Danza Contemporanea della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, a cura di Manuel Renga e Ariella Vidach e il tutoraggio tecnico di Fabio Brusadin

Come approcciarsi alla creazione di un lavoro performativo?

FINESTRE SULL’IMMAGINARIO è nato, proprio come indica il titolo, per offrire un’occasione di affondo nel proprio immaginario, dando ai registi la possibilità di lavorare in diversi ambiti:

• si affronta il genere della performance, quindi una forma di spettacolo contemporanea che apre a molteplici possibilità ideative e formali;
• sono coinvolti come protagonisti i danzatori, permettendo un incrocio di competenze e talenti tipico dell’impostazione didattica della scuola;
• è richiesto l’utilizzo di alcuni elementi tecnologici, come spazio di sperimentazione di ciò che è stato studiato in precedenza;
• da ultimo i registi e i danzatori hanno la possibilità di lavorare sulle proprie capacità autorali.

Come approcciarsi quindi alla creazione di un lavoro performativo? Come procedere con ideazione, progettazione e realizzazione?
Queste sono le domande a cui questo seminario intensivo prova a rispondere, offrendo agli allievi uno spazio di sperimentazione libero, un luogo in cui far convogliare le energie di registi e danzatori, mettendo loro a disposizione il tutoraggio dei docenti della scuola e l'appoggio tecnico necessario. Non vi sono vincoli legati a spazi o tematiche: gli studi riguardano performance spesso site specific, stanziali o itineranti, con la presenza live dei danzatori.

Crediti generali del progetto

Un progetto ideato da Tatiana Olear
Curato da Manuel Renga (tutor progettazione e regia), Ariella Vidach (tutor danzatori) e Fabio Brusadin (tutor tecnico)
Registi 3°anno Giorgia Bolognani, Giammarco Pignatiello, Fabrizio Gallo e Calogero Scalici
Danzatori 3° anno Mirko Donsanto, Andrea Filidei, Matteo Marongiu, Federico Rassu, Francesco Romagnoli, Eleonora Strobino, Francesco Valli e Yeva Sai

Elementi scenici e allestimenti Mikela Pelivani e Mattia Franco
Elementi di costume Nunzia Lazzaro
Luci Simona Ornaghi e Paolo Latini

Digital Creatures

Digital Creatures è il titolo che quest’anno abbiamo deciso di attribuire a questa piccola rassegna di performance. Tutti i progetti si sono concentrati sulla relazione tra il mondo digitale e il mondo umano, raccontando alcuni scenari di coesistenza, più o meno probabili, più o meno credibili, più o meno auspicabili.
Giorgia Bolognani attraverso la creazione di un Avatar digitale riflette sulla compresenza di umano e digitale e sul loro conflitto; Calogero Scalici parte da un giocattolo degli anni 90, il Tamagotchi per ragionare sull’affezione da parte dell’umano per qualcosa di digitale; Giammarco Pignatiello invece lavora sul rapporto tra la manipolazione psicologica e la manipolazione dell’immagine digitale in un rapporto di coppia; infine Fabrizio Gallo progetta una fiaba moderna in cui un uomo affetto da sindrome di burnout si ritrova faccia a faccia con una creatura che vive dentro di sé fino all’estremo atto di distruzione (o di liberazione).
Le quattro digital creatures sono il Nuovo (nel progetto di Bolognani), il Tamagotchi (nel progetto di Scalici), il Partner manipolato e distorto (nel progetto di Pignatiello) e l’Anomalia (nel progetto di Gallo).

Ecco nel dettaglio i 4 progetti.