Crediti
coordinamento didattico e artistico a cura di Alberto Cavecchi
Interpreti Tommaso Allione, Ludovica Angelini, Andrea David, Francesco Della Volpe, Caterina Erba, Roberta Gallo, Camilla Lacaud, Gabriele Martini, Pietro Moser, Carlotta Pistillo, Yuliia Redila, Daniele Santoro, Filippo Siano, Giorgia Zatti
Elementi scenici e allestimenti Mikela Pelivani e Mattia Franco
Costumi Nunzia Lazzaro
Luci Simona Ornaghi e Paolo Latini
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Vi aspettiamo in Teatrino (via Salasco, 4)
mercoledì 27 marzo 2024
ore 18:30 scene da “Betrayal”
ore 20:30 scene da “The lover” Cast A
giovedì 28 marzo 2024
ore 17:00 scene da “The lover” - Cast B
ore 18:30 scene di “Betrayal”
ore 20:30 scene di “The lover” - Cats C
Prenota scrivendo una mail a r.paparella@fondazionemilano.eu e inserendo data e orario della tua partecipazione
Nota di Alberto Cavecchi
Volevamo trovare un banco di prova molto serio e impegnativo per esercitarci come attori a rimanere insieme e dialogare su un palcoscenico.
Abbiamo cercato di essere sempre consapevoli che per farlo occorre innanzitutto una situazione comune ai personaggi, ovvero cominciare a dare per scontata una certa relazione, e che all’interno di essa occorre poi essere in grado di parlarci, quindi condividere anche se parzialmente un significato.
Occorre in definitiva essere in grado di supporre in ogni istante e con un certo grado di certezza cosa crede, vede e intende chi abbiamo di fronte. Presumere di sapere l’altro mentre l’altro farà lo stesso dal suo punto di vista.
Ci si ferma nell’incertezza, si trova una nuova risposta che diventa azione, ci si sbaglia per riprovare il momento dopo.
E’ una specie di danza - passo a due nel nostro caso - dove ognuno si appoggia all’altro, ed anche una lotta per capirsi mentre ognuno persegue e chiarisce i propri obbiettivi.
La scena può alla fine stringere un’alleanza, esplodere in una zuffa, siglare un patto verso una prospettiva futura, sancire l’inizio o la fine di un rapporto.
Lo sviluppo del dialogo nella situazione data modifica i rapporti e soprattutto ne chiarisce o deforma i significati.
Abbiamo svolto questa pratica con un materiale bello ma difficile e che non consente troppe incertezze all’attore, mentre ne regala molte ai suoi personaggi.
In “Tradimenti” i personaggi si trovano all’inizio della pièce, in un deserto di sentimenti reciproci, distantissimi tra loro pur avendo fatto ogni sforzo per comprendersi. Il montaggio “a ritroso” delle scene ce li riporta nel finale, cioè l’inizio della loro storia in comune, intatti, “per sempre” amici e fiduciosi verso la vita. Mentre ne “L’amante” due coniugi un po’ d’antan che giocano ad essere amanti finiscono in una sciarada che li getta in una lotta verbale in cui rischiano di perdere il contatto non solo tra loro, ma dalla realtà stessa. Gli sforzi che compiono per uscirne generano un nuovo rapporto vagamente mostruoso, ma talmente umano da risultare addirittura rassicurante.
Abbiamo lavorato molte scene scambiandocele e rimontandole per capirne i meccanismi drammatici. Alcune in modo più approfondito, altre meno.
Vi presentiamo il nostro lavoro in ordine quasi sparso, augurandoci che vogliate condividerlo con noi, senza troppe regole, né pretese di messe in scena e accompagnato da quel minimo di scenografia, luci e musica che abbiamo usato in queste settimane per avventurarci nei meandri misteriosi delle dinamiche delle relazioni umane che il grande drammaturgo inglese, il signor Harold Pinter ha immaginato per noi.