I Crediti
Testo di Tiago Rodrigues da William Shakespeare
con Giuseppe Sartori, Chiara Verzola
regia Alessandro Paschitto
tutor | Riccardo Pippa
consulenza light design | Daniela Bestetti
consulenza sound design | Hubert Westkemper
luci | Paolo Latini, Simona Ornaghi, Marco Monaco
scene | Alice Capoani e Mattia Franco
consulenza costumi | Nunzia Lazzaro
si ringraziano le migliaia di soldati romani, egizi e greci morti senza nome e neppure lontanamente citati per esigenze di sintesi e marketing
Per il pubblico interno
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
per prenotare scrivere una mail a r.paparella@fondazionemilano.eu
indicando titolo, giorno ed orario della prenotazione richiesta
Nota di Regia - Alessando Paschitto
Uno spazio teatrale disallestito, spoglio di cieli e quinte, fari sparsi al suolo, aste di microfono, una scala, un tavolo con mixer e console. In scena due attori, un uomo e una donna, in abiti quotidiani. Possono i segni essere superfici bianche su cui lo spettatore è libero di proiettare? Ovviamente sì, altrimenti perché fare domande retoriche. E a questo punto direi diamoci del tu. Ciao. Tu leggi questa sinossi per farti un'idea di quello che vedrai. Ma potrai farti un'idea solo se vieni. Cosa possiamo dirti? Non è ancora un concerto minimal. Però non è più un dramma. Forse una performance? Ecco questa è la domanda. E adesso un po' di sinossi ufficiale: il patto di credibilità si rinnova di continuo in forme nuove, alla ricerca non di uno straniamento concettuale, ma di un tocco specifico, di un aggancio emotivo. Antonio e Cleopatra sono il racconto di una insufficienza costitutiva, di una mancanza insolvibile dello stare al mondo. Antonio e Cleopatra sono un enigma in cui si riflette il nostro enigma. Nella loro lontananza, sono vicinissimi. Nella loro grandezza, ci misurano. Con la loro morte ci lasciano ai Cesari. Ci parlano più di noi che di se stessi. Sono la nostra immagine al rovescio. Questo è quanto. Manchi solo tu. Se sei arrivato a leggere fin qui può darsi ci si veda. Sai dove trovarci
Il Testo
Antonio dice Cleopatra
Cleopatra dice Antonio
Antonio dice l’Egitto è la mia prigione
Cleopatra dice io sono l’Egitto
È composto quasi interamente di descrizioni, pochi discorsi diretti, nessuna attribuzione o istruzione di messinscena. I due personaggi storici elevati al rango di mito letterario dall’opera scespiriana si scompongono in un flusso di dati sensoriali. Immagini legate dapprima alla percezione del corpo e poi alle affezioni della mente in un continuo susseguirsi di alternanze, un movimento ininterrotto di relache e contrazione. Da una voglia sull’orecchio alla distanza tra due continenti, da un labbro inumidito al timore di un presagio. L’iride del testo si dilata e si restringe. Il testo respira coi suoi personaggi, dà loro un tempo, come un cuore pulsa, si apre, si chiude. Grande-piccolo, interno-esterno, passato e futuro bussano alle porte di un presente fatto di due corpi, uno di fronte all’altro.
L'autore: Tiago Rodrigues
Tiago Rodrigues (1977) è il direttore artistico del Teatro Nacional Dona Maria II a Lisbona. È attore, autore e regista. Il suo teatro si distingue nello specifico per il tentativo di trasfigurare poeticamente il reale mescolando realtà e finzione, riscrivendo classici o adattando racconti, lavorando con e per gli attori. Nel 2003 crea la sua compagnia di teatro Mundo Perfeito con Magda Bizarro e nel 2018 è chiamato a dirigere l’École des maîtres. Per la prima volta in Italia nel 2016, presenta la performance By Hearth, e ancora Antony e Cleopatra (Short Theatre, 2018), Sopro (Teatro dell’arte, 2020).