Nota di Regia - Riccardo Iellen
"Lo stile onirico ed ironico di Un incidente isolato offre l’ambiguità al posto della certezza (allucinazioni, metafore, piani di realtà alterati), giocando con la coesistenza di opposti, tipica del surrealismo – quando la realtà sfiora il nonsense, sembra inutile dover rispettare i legami consequenziali nell’arte.
Nell’equilibrio precario di commedia e tragedia si bilanciano il Drammaturgo e il Macchinista, suggerendo come la realtà tutta, forse, non è che un teatrino di serie B, e giocando sul limite eterno con una danza vertiginosa fra Eros e Thanatos, di pulsione per la morte e pulsione per la vita.
Grazie a questo dormiveglia allucinato si riesce a bypassare l’esperienza dei commenti cinici dei businessmen incravattati quando un disperato si butta sui binari (“ma non poteva ammazzarsi altrove?”): la consapevolezza del destino ci viene in soccorso di fronte alla morte e, lasciando un punto di domanda di fronte alla più radicale decisione di autonomia corporea, ci sposta altrove per parlare del mondo che ci circonda – un mondo di tensioni sistemiche, di conflitti acuiti e di incidenti isolati, che forse tanto isolati non sono."
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Crediti
Un incidente isolato
testo | Antonio Morcillo López
traduzione | Chiara Boscaro e Marco di Stefano
regia | Riccardo Iellen
tutor | Alberto Cavecchi
con | Federico Antonello e Flavio Innocenti
un ringraziamento speciale ad Adele Pellegatta e Antonio Morcillo López per aver prestato le proprie voci e grazie a Pietro Bertoni, Alessio Boccuni, Alessia Carkanji, Federica Cottini, Clémence Jourdan Delmonte, Giacomo Diegoli, Sara Mino, Martina Ponzinibio e Daniele Santoro.
*per i crediti generali si rimanda alla pagina di descrizione del progetto
Ingresso gratuito - prenotazione obbligatoria
Numero di posti in sala 30
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L'autore
«A nessun punto [del processo creativo] penso a un pubblico particolare, perché ciò che conta è la storia. Scoprire come la storia vuole essere raccontata, la maniera in cui è trasmessa. La trasmissione di sé attraverso l’opera e le parole usate al suo interno.»
Antonio Morcillo López nasce ad Albacete, in Spagna, dove inizia a recitare e scrivere per il teatro. Vincitore del Premio Brandomin (Los Carniceros, 1999) e tre volte vincitore del premio SGAE (Despedida II, 2001, En experimentos con ratas, 2008, Bangkok, 2013), ora insegna Arti dello Spettacolo nel Dipartimento di Drammaturgia e Scienze Teatrali alla Scuola Superiore di Arte Drammatica di Castiglia e Leon (ESADCYL)