EXTRACURRICULARI / SUMMER SCHOOL / MONOGRAFICI DIURNI

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Il lavoro dell'attore: Medea o l’anacronismo della tragedia

Corso intensivo per attrici e attori sul ruolo di Medea

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Il lavoro dell'attore: Medea o l’anacronismo della tragedia

Corso intensivo per attrici e attori sul ruolo di Medea

Il lavoro dell'attore: Medea o l’anacronismo della tragedia

Un’indagine sul dialogo tra l’attore contemporaneo e il testo tragico

Il corso lavorerà su alcuni grandi monologhi di Medea, dalla tragedia di Euripide. Si analizzerà il testo tragico per entrare nella sua carne e rivelarne le possibilità di azione. Si lavorerà sull’autonomia dell’attore nella ricerca dei materiali, nella scelta dei punti di accesso al testo e nella composizione di un atto scenico che sia contemporaneamente rispettoso del testo e creativo per l’attore che lo sta interpretando.

a cura di Luciano Colavero, Chiara Favero

date: 15 - 20 luglio 2019

300 €

L'ammissione è a costo zero.
Il costo è di € 300
:
il pagamento si effettua tramite MAV o carta di credito contestualmente all'iscrizione (clicca per ulteriori informazioni: Modalità di pagamento).
Il nostro Ente non ha l'obbligo di emettere fatture: in caso si prega di farne richiesta al momento del pagamento e in ogni caso non oltre il termine del mese in cui questo viene effettuato.

Scadenza 14 giugno 2019 - procedura esclusivamente on line

Per iscriversi all'ammissione:
cliccare il link indicato (barra arancione), allegando CV, completo di foto tessera, in PDF + lettera motivazionale in PDF.
La comunicazione dell'esito dell'ammissione viene ricevuta tramite email il 24 giugno 2019 circa.

Valutazione della documentazione presentata

L'ammissione avviene sulla base della documentazione presentata:
valutazione del CV + valutazione della lettera motivazionale + verifica ordine di arrivo dell'iscrizione all'ammissione completa e correttamente caricata.

Scadenza: 30 giugno 2019 (solo gli ammessi) - procedura esclusivamente on line

Per iscriversi al corso:
effettuare l'iscrizione on line + il pagamento del corso, seguendo le istruzioni che si ricevono via email nella comunicazione di avvenuta ammissione.
E' previsto immediato subentro della lista d'attesa in caso di rinuncia o di non iscrizione entro i termini.

Frequenza: Obbligatoria

Si rilascia attestato di frequenza.
Assenze: è necessario non avere superato il 25% del monte ore per ricevere l'attestato.

Non è possibile recuperare in alcun modo le assenze fatte
, né come monte ore, né come contenuti. Si sconsiglia quindi l'iscrizione al corso se si sa di non poterlo frequentare nella sua interezza, lasciando il posto a chi invece è in grado di garantire la propria presenza a tutte le lezioni.

Si richiede la massima puntualità.
In caso di ritardo, per tutelare il lavoro in corso e gli allievi presenti, è facoltà del docente permettere l'accesso in sala subito o eventualmente alla prima pausa utile, ma non la partecipazione attiva alla lezione.

E' richiesta la completa disponibilità a preparare
tra una lezione e l'altra quanto eventualmente assegnato dal docente.

Premessa al lavoro

Il presente è l’unico tempo possibile per il teatro, ma tutti i tempi coabitano nel nostro presente.
Euripide non è nostro contemporaneo. La tragedia greca, anche nelle migliori traduzioni, non parla la nostra lingua. Per recitare Medea dobbiamo cercare dei punti d’accesso, dobbiamo cercare di mettere in dialogo il nostro orizzonte e l’orizzonte del testo. Il dramma di Medea, quando irrompe nel nostro presente, crea una frattura. Gli anacronismi del testo, i suoi punti critici possono essere il nostro punto d’accesso. Per far convivere il tempo del testo e il nostro tempo senza sovrapporli, l’unica soluzione che ci sembra possibile è rendere visibile la frattura, allargare lo spazio tra passato e presente, tra personaggio e attore, e lavorare nella soglia. La soluzione non ci sembra quella di portare il testo verso di noi o noi verso il testo, dovremo piuttosto cercare di esplorare lo spazio della separazione, la zona che si crea tra Medea e l’attrice, o l’attore, che agirà in scena, che pronuncerà le sue parole.

Obiettivi

Il principale obiettivo del lavoro sarà quello di riuscire a recitare un monologo di un testo tragico in maniera viva. Si lavorerà per sviluppare una competenza pratica riguardo all’analisi del testo per l’azione: saper riconoscere la struttura del testo sarà la base per costruire una composizione coerente del percorso scenico del monologo. Trovare la propria autonomia d’attore e acquisire alcuni strumenti per il lavoro sul ruolo, sono ulteriori obiettivi che il corso si prefigge.

Contenuti

Si lavorerà sul testo, cercando di entrarci dentro senza cautela. Scomponendolo, aprendo spazi tra le parole e nelle parole, si cercheranno quegli stimoli che consentono all’attore di 'alzarsi in piedi'.

A partire dall’azione del corpo e della voce, dal loro ritmo, dal loro peso, dal loro volume si cercherà una presenza scenica poetica, non realistica, non simbolica, che permetta all’attore di essere vivo in scena.

Comporremo la partitura di un monologo, punteggiata da azioni senza testo e microscene, che possa essere la base di variazioni e approfondimenti.

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