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Dissezioni

Spettacolo della Rassegna Teatrale TESTE INEDITE 2024 - World Wide Web

giovedì 4 e venerdì 5 luglio 2024
prima replica 19:15 - seconda replica 21:15
Sala Fassbinder - Teatro Elfo Puccini
C.so Buenos Aires 33, Milano

Crediti

testo Margherita Fusi Fontana
regia Giammarco Pignatiello
con Sara Manzoni, Stefano Pugliese, Mario Sagone e con la partecipazione di Margherita Fusi Fontana
tutor regia Massimiliano Cividati
comunicazione e promozione Elisabetta Garrone
tutor comunicazione e promozione Valeriya Kilibekova

scene e costumi Gaia Fossati
realizzazione scene Sofia Brivio, Gaia Fossati, Federico Verdalay
tutor scenografia e costumi Davide Petullà
musiche Stefano Acquaviva
tutor musiche Mario Arcari

Sfoglia l'album fotografico dello spettacolo

Nota di regia di Giammarco Pignatiello

Dissezioni è un corpo mercificato, svenduto o pagato a peso d'oro. È un corpo fatto a pezzi e questi pezzi rappresentano cinque storie: Inguine, il rapporto tra un pornografo e una modella; Gambe, che esplora il mercato delle mutandine usate; Piedi, come pagare l’affitto con Onlyfans; Pancia, affari tra uno sugar daddy e uno sugar boy; Seno, come guadagnare dal proprio suicidio. Poi c’è Occhi: una storia non storia, uno sguardo sul mondo del lavoro, dati reali, assodati e assurdi al tempo stesso. Undici personaggi. Tre interpreti. Per risparmiare sul budget? Forse. La verità è che tre attori sono più che sufficienti in quanto i personaggi non hanno bisogno di nomi e sono interconnessi tra loro perché le storie, anche quando portate agli estremi, sono universali e succedono a chiunque, per questo le parti del corpo sono frammentate in ventitré capitoli mischiati fra loro.

Per Dissezioni ho scelto di creare uno spazio scenico versatile, utilizzando un set fotografico come elemento centrale. Il mondo del Fashion Photography è una zona grigia, situata esattamente al confine tra la più completa mercificazione pubblicitaria e un prodotto esteticamente e artisticamente valido.
Due interpreti maschili e uno femminile per undici personaggi. Pochi e semplici cambi d’abito ci servono per consentire la trasformazione continua degli attori/modelli, obbligandoli a passare da un ruolo all'altro con rapidità e flessibilità, nel loro limbo perpetuo tra lavoro e arte, tra carne e sacro.

Il mio studio in questo spettacolo è fortemente influenzato dai concetti di "liquidità" di Zygmunt Bauman e "trash sublime" di Slavoj Žižek.
La "liquidità" di Bauman descrive una società in costante cambiamento, dove le identità, le relazioni e i valori sono fluidi e instabili. In Dissezioni, ogni scena è un pezzo di questo puzzle fluido, dove le persone si adattano (o falliscono nell'adattarsi) al risultato della transazione economica che avviene in scena. La natura instabile e mutevole delle identità personali e professionali nella nostra epoca viene a galla grazie al disequilibrio tra il numero di interpreti e il numero di personaggi da far vivere in scena, come una perpetua corsa per rappresentare qualcosa che non è pienamente rappresentabile. Infatti Žižek celebra il "trash sublime" come una forma d'arte che riammette, usando il grottesco, la possibilità di relazionarsi a qualcosa di importante, di puro, e ci mette in guarda dall’uso dello “scioccante” come strumento già chiaramente normalizzato nel nostro sistema economico.
In Dissezioni, usiamo queste armi per esplorare la mercificazione del corpo e riaffermare, al contrario, la sua sacralità.

Nota al testo di Margherita Fontana

Con Dissezioni volevo esplorare il rapporto tra corpo, soldi e vergogna, ed esplorando questi temi mi sono resa conto che non esiste una strada dritta ma incroci, labirinti. Quindi Dissezioni è composto da cinque storie più una, che si mescolano e sovrappongono e che non si chiamano "atti" né "scene" ma che prendono il nome di parti del corpo: Inguine, Gambe, Piedi, Pancia, Seno e Occhi. Così pure sulla carta Dissezioni è un corpo unico, fatto a pezzi dal mercato. La successione dei capitoli "a singhiozzo" restituisce il senso dell'incertezza della precarietà, in questa società in cui succedono mille cose contemporaneamente, in cui tutto va veloce, tranne il progresso circa i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Di ogni settore. Le storie che convivono sul palco sono più simili di quello che si potrebbe immaginare ma la vergogna e i tabù, costruiscono muri di silenzio e stigmi che portano a tenersi la propria storia stretta, nascosta.

Ho scritto undici personaggi senza nome per tre interpreti proprio per rafforzare questa vicinanza. I personaggi hanno in comune chi li interpreta e vari fili, sparsi nel testo: il colore verde, i problemi alla vista, gli impegni alle cinque, i nomi Ania e Lorenzo, professioni simili. Sono le stesse persone e al tempo stesso non lo sono.

Non ci sono storie straordinarie in Dissezioni, non ci sono casi eccezionali. Se lo sembrano è grazie agli stigmi imparati a memoria fin dal battesimo. Ma questi “argomenti tabù” sono realtà. Realtà più comuni di quello che vogliamo ammettere.

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TESTE INEDITE 2024 - World Wide Web

VII Edizione della rassegna teatrale realizzata dalla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, in collaborazione con il Seoul Institute Of The Arts, l’Accademia delle Belle Arti di Brera per scenografie e costumi, la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado per le musiche e il Teatro Elfo Puccini di Milano per la messa in scena

6 spettacoli originali prodotti dalla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
con il coinvolgimento di chi recita, scrive, dirige, danza e organizza per il teatro alla Scuola Paolo Grassi
con il sostegno del Ministero della Cultura
In collaborazione con
chi ha creato scene e costumi della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera
chi ha composto le musiche della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado – IRMus
chi ha scritto e diretto della Seoul Institute of the Arts
Il Teatro Elfo Puccini che ospita la rassegna

dal 27 giugno al 12 luglio 2024
Sala Fassbinder e Sala Bausch - Teatro Elfo Puccini
C.so Buenos Aires 33, Milano

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